

Julij Borisovič Bryner,
Vladivostok, 11 luglio 1920–N.York, 10 /10/1985)
è stato un attore statunitense di origine russa naturalizzato svizzero.È
entrato nella storia del cinema per aver interpretato ruoli da
protagonista in alcuni kolossal tra anni '50 e '60, come quello del re
del Siam in Il re ed io (1956), che gli valse l'Oscar come miglior
attore protagonista, e quello del faraone Ramesse II nel pluripremiato I
dieci comandamenti (1956). Figlio
di genitori russi, Boris Brynner e Marusja Blagovidova, Brynner
sostenne con la stampa statunitense di essere nato nel 1915 sull'isola
russa di Sachalin col nome di Tadje Khan, da un padre con origini in
parte mongole e in parte svizzere. Varie biografie è attestato che sia
nato nel 1920, perché proprio quest'ultima data è riportata sulla sua
tomba. Quel che appare come un dato incontrovertibile, invece, è che il
padre fosse un russo di famiglia ebraica e la madre fosse figlia di un
padre russo-ebraico e di una madre russo-rom. Nel
1927, dopo la separazione dal marito, la madre di Brynner si trasferì
prima a Harbin (Cina), dove Yul frequentò una scuola della YMCA, poi nel
1933 a Parigi. Qui Brynner esercitò vari mestieri, tra cui il
chitarrista nei locali notturni parigini e anche il trapezista nel
"Cirque d'Hiver". Nel
1940 Brynner si trasferì negli Stati Uniti, stabilendosi a New York,
dove studiò teatro. Durante la seconda guerra mondiale lavorò come
interprete in francese per l'esercito americano nelle trasmissioni
destinate alla Resistenza francese. Nel
1946 iniziò a lavorare a Broadway come attore teatrale, poi nel 1949
debuttò come attore cinematografico nel film Il porto di New York. Brynner
raggiunse la celebrità nel 1951, quando interpretò con successo il re
del Siam nel musical teatrale The King and I. Il film (che uscì nelle
sale nel 1956) riscosse un discreto successo e va ricordato per aver
lanciato Brynner anche sul grande schermo procurandogli, come già detto,
l'Oscar per la migliore interpretazione maschile. Sempre
nel 1956, Brynner affrontò un altro ruolo fondamentale per la sua
carriera, quello del crudele faraone Ramesse II nel kolossal I dieci
comandamenti, nel quale recitò al fianco di uno straordinario Charlton
Heston, che interpretava il ruolo di Mosè. Brynner offrì un'altra
memorabile interpretazione, che gli valse come definitiva consacrazione
nel panorama delle nuove star hollywoodiane. Il
1956 continuò a essere un anno magico per Brynner, che fu infatti
l'interprete di un'altra prestigiosa pellicola, Anastasia, nella quale
recitò al fianco di Ingrid Bergman. Dal
1956 Brynner lavorò con continuità fino al 1960, anno in cui la sua
carriera toccò l'apice, con il personaggio: il pistolero Chris Adams nel
film I magnifici sette. Il film ottenne un successo enorme ai botteghini di tutto il mondo. Nel
corso degli anni sessanta Brynner offrì interpretazioni in ruoli non
altrettanto epici, ma comunque in film di grande successo. Sul finire degli anni settanta la carriera di Brynner sembrava avviata al declino. Attore
poliedrico, versatile, e capace di reggere senza problemi ruoli
drammatici e più "leggeri". Pur non essendo molto espressivo, Brynner
aveva uno sguardo penetrante che sapeva sfruttare al meglio nella
caratterizzazione dei suoi personaggi. La sua carriera conobbe un
prematuro e immeritato declino nel momento in cui i generi sopracitati
iniziarono a perdere appeal. Yul
Brynner all'epoca del suo massimo successo era considerato un sex
symbol, anche grazie a quello che oggi è divenuto il suo vero marchio di
fabbrica: il capo rasato. In un'epoca in cui non era nient'affatto
comune la rasatura a zero, Brynner si rasò completamente il capo per
interpretare il ruolo del Re del Siam nel 1951, e da allora, visto il
successo riscontrato con quell'inedito look, non cambiò mai stile.Yul Brynner si sposò quattro volte. Nel
1944 sposò l'attrice Virginia Gilmore, da cui ebbe un solo figlio, Yul
Brynner II (nato 1946). Brynner e la Gilmore divorziarono nel 1960. Il
31 marzo 1960, durante le riprese de I magnifici sette, Brynner sposò
la modella Doris Kleiner. La loro unica figlia, Victoria Brynner (1962),
divorziarono nel 1967. Nel
1971 Brynner si sposò con Jacqueline de Croisset. La coppia adottò due
bambini vietnamiti, Mia (1974) e Melody (1975), e divorziò nel 1981. Nel 1983 Brynner si sposò con la malese Kathy Lee. A
Brynner furono inoltre attribuite due relazioni durante gli anni
cinquanta, rispettivamente con Marlene Dietrich e Judy Garland. Noto
per essere un gran fumatore, nel 1985 Yul Brynner contrasse il cancro
ai polmoni. Era quello un periodo nel quale i reali pericoli connessi al
fumo cominciavano ad emergere, per cui Brynner, venuto a sapere delle
sue condizioni (la malattia fu scoperta quando ormai era troppo tardi
per essere curata), registrò un video nel quale lanciava un avvertimento
contro il fumo, con la richiesta che venisse divulgato dopo la sua
morte. L'attore americano si spense il 10 ottobre del 1985, e fu
consegnato definitivamente alla storia del cinema mondiale. L'attore
occupa il posto n. 6162 della Hollywood Walk of Fame di Los Angeles. La
sua casa natale di Vladivostok è stata trasformata in un museo. Nel
ricevere l'Oscar nel 1956 (ricevuto dalle mani di Anna Magnani), disse
una battuta oggi molto citata: "Spero non sia un errore, perché non lo
darò indietro per nulla al mondo". Secondo
quanto riferito da sua figlia Victoria in una recente intervista, pare
che Yul Brynner fosse diventato buddista nell'ultima parte della sua
vita. Visse a lungo in Normandia, e lì fu sepolto. A
Vladivostok, sua città natale, è stata eretta una sua statua a
grandezza naturale che lo ritrae con i costumi del Re del Siam, nella
classica posa che più volte assume durante il film (gomiti larghi, pugni
chiusi sui fianchi). Aggiungo io UN MITO ♥
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