lunedì 11 luglio 2016

♥ Yul Brinner un mito del cinema ♥

 
Julij Borisovič Bryner,
Vladivostok, 11 luglio 1920–N.York, 10 /10/1985)
 
è stato un attore statunitense di origine russa naturalizzato svizzero.È entrato nella storia del cinema per aver interpretato ruoli da protagonista in alcuni kolossal tra anni '50 e '60, come quello del re del Siam in Il re ed io (1956), che gli valse l'Oscar come miglior attore protagonista, e quello del faraone Ramesse II nel pluripremiato I dieci comandamenti (1956). Figlio di genitori russi, Boris Brynner e Marusja Blagovidova, Brynner sostenne con la stampa statunitense di essere nato nel 1915 sull'isola russa di Sachalin col nome di Tadje Khan, da un padre con origini in parte mongole e in parte svizzere. Varie biografie è attestato che sia nato nel 1920, perché proprio quest'ultima data è riportata sulla sua tomba. Quel che appare come un dato incontrovertibile, invece, è che il padre fosse un russo di famiglia ebraica e la madre fosse figlia di un padre russo-ebraico e di una madre russo-rom. Nel 1927, dopo la separazione dal marito, la madre di Brynner si trasferì prima a Harbin (Cina), dove Yul frequentò una scuola della YMCA, poi nel 1933 a Parigi. Qui Brynner esercitò vari mestieri, tra cui il chitarrista nei locali notturni parigini e anche il trapezista nel "Cirque d'Hiver". Nel 1940 Brynner si trasferì negli Stati Uniti, stabilendosi a New York, dove studiò teatro. Durante la seconda guerra mondiale lavorò come interprete in francese per l'esercito americano nelle trasmissioni destinate alla Resistenza francese. Nel 1946 iniziò a lavorare a Broadway come attore teatrale, poi nel 1949 debuttò come attore cinematografico nel film Il porto di New York. Brynner raggiunse la celebrità nel 1951, quando interpretò con successo il re del Siam nel musical teatrale The King and I. Il film (che uscì nelle sale nel 1956) riscosse un discreto successo e va ricordato per aver lanciato Brynner anche sul grande schermo procurandogli, come già detto, l'Oscar per la migliore interpretazione maschile. Sempre nel 1956, Brynner affrontò un altro ruolo fondamentale per la sua carriera, quello del crudele faraone Ramesse II nel kolossal I dieci comandamenti, nel quale recitò al fianco di uno straordinario Charlton Heston, che interpretava il ruolo di Mosè. Brynner offrì un'altra memorabile interpretazione, che gli valse come definitiva consacrazione nel panorama delle nuove star hollywoodiane. Il 1956 continuò a essere un anno magico per Brynner, che fu infatti l'interprete di un'altra prestigiosa pellicola, Anastasia, nella quale recitò al fianco di Ingrid Bergman. Dal 1956 Brynner lavorò con continuità fino al 1960, anno in cui la sua carriera toccò l'apice, con il personaggio: il pistolero Chris Adams nel film I magnifici sette. Il film ottenne un successo enorme ai botteghini di tutto il mondo. Nel corso degli anni sessanta Brynner offrì interpretazioni in ruoli non altrettanto epici, ma comunque in film di grande successo. Sul finire degli anni settanta la carriera di Brynner sembrava avviata al declino. Attore poliedrico, versatile, e capace di reggere senza problemi ruoli drammatici e più "leggeri". Pur non essendo molto espressivo, Brynner aveva uno sguardo penetrante che sapeva sfruttare al meglio nella caratterizzazione dei suoi personaggi.  La sua carriera conobbe un prematuro e immeritato declino nel momento in cui i generi sopracitati iniziarono a perdere appeal. Yul Brynner all'epoca del suo massimo successo era considerato un sex symbol, anche grazie a quello che oggi è divenuto il suo vero marchio di fabbrica: il capo rasato. In un'epoca in cui non era nient'affatto comune la rasatura a zero, Brynner si rasò completamente il capo per interpretare il ruolo del Re del Siam nel 1951, e da allora, visto il successo riscontrato con quell'inedito look, non cambiò mai stile.Yul Brynner si sposò quattro volte. Nel 1944 sposò l'attrice Virginia Gilmore, da cui ebbe un solo figlio, Yul Brynner II (nato 1946). Brynner e la Gilmore divorziarono nel 1960. Il 31 marzo 1960, durante le riprese de I magnifici sette, Brynner sposò la modella Doris Kleiner. La loro unica figlia, Victoria Brynner (1962), divorziarono nel 1967. Nel 1971 Brynner si sposò con Jacqueline de Croisset. La coppia adottò due bambini vietnamiti, Mia (1974) e Melody (1975), e divorziò nel 1981. Nel 1983 Brynner si sposò con la malese Kathy Lee. A Brynner furono inoltre attribuite due relazioni durante gli anni cinquanta, rispettivamente con Marlene Dietrich e Judy Garland. Noto per essere un gran fumatore, nel 1985 Yul Brynner contrasse il cancro ai polmoni. Era quello un periodo nel quale i reali pericoli connessi al fumo cominciavano ad emergere, per cui Brynner, venuto a sapere delle sue condizioni (la malattia fu scoperta quando ormai era troppo tardi per essere curata), registrò un video nel quale lanciava un avvertimento contro il fumo, con la richiesta che venisse divulgato dopo la sua morte. L'attore americano si spense il 10 ottobre del 1985, e fu consegnato definitivamente alla storia del cinema mondiale. L'attore occupa il posto n. 6162 della Hollywood Walk of Fame di Los Angeles. La sua casa natale di Vladivostok è stata trasformata in un museo. Nel ricevere l'Oscar nel 1956 (ricevuto dalle mani di Anna Magnani), disse una battuta oggi molto citata: "Spero non sia un errore, perché non lo darò indietro per nulla al mondo". Secondo quanto riferito da sua figlia Victoria in una recente intervista, pare che Yul Brynner fosse diventato buddista nell'ultima parte della sua vita. Visse a lungo in Normandia, e lì fu sepolto. A Vladivostok, sua città natale, è stata eretta una sua statua a grandezza naturale che lo ritrae con i costumi del Re del Siam, nella classica posa che più volte assume durante il film (gomiti larghi, pugni chiusi sui fianchi). Aggiungo io  UN MITO

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