domenica 24 luglio 2016

Il 24 Luglio 1985 a Cacoal veniva ucciso p. Ezechiele Ramin

 
Missionario comboniano Lele  per gli  Amici . Aveva 32 anni. Martire della carità lo ha definito Papa Giovanni Paolo II, qualche giorno dopo la sua morte. La sua uccisione è da attribuirsi alla sua azione in difesa degli Indios Suruì e dei lavoratori della terra nello Stato di Rondonia (Brasile). Ezechiele Ramin nasce a Padova nel 1953. Studia al collegio Barbarigo dove prende coscienza della miseria in cui viveva una gran parte dell’umanità. Per questo organizza, sempre a Padova, il gruppo locale di “Mani Tese” e porta a termine diversi campi di lavoro per sostenere dei microprogetti. In questo ruolo lo troviamo a Monselice e a Montagnana nel ’71 e ’72. Alla fine di quell’anno, decide di entrare tra i missionari comboniani. Si forma a Firenze-Venegono (Va)-Chicago e fa delle esperienze pastorali tra gli indios del Sud Dakota e un lungo periodo nella Bassa California Messicana. Dopo l’ordinazione, deve fermarsi in Italia alcuni anni prima di raggiungere il Brasile il 20 gennaio 1984, assegnato a Cacoal in Rondonia. Qui si trova immerso nella problematica indigena della ripartizione delle terre, che prese totalmente a cuore fino al giorno del martirio il 24 luglio 1985, per difendere il diritto dei più deboli ad un fazzoletto di terra. Lele era consumato dall'ansia per la giustizia, dalla propria impotenza di fronte all'ingiustizia: "Fa male al cuore vedere tanta ingiustizia e sapere di poter fare così poco". La giustizia era per lui una ragione sufficiente e necessaria per vivere e per morire. Perdere la vita per la  giustizia era la più alta testimonianza della propria fede, della "sequela" di Cristo morto su un patibolo per salvare gli altri, e del proprio amore per gli oppressi. Nell'ultimo secolo la maggior parte dei martiri è morta non per testimoniare la fede, ma per difendere e testimoniare i valori della libertà e della giustizia con loro.
Una cosa vorrei dirvi.
E’ una cosa speciale per coloro
che sono sensibili alle cose belle.
Abbiate un sogno.
Abbiate un bel sogno.
Seguite soltanto un sogno.
Il sogno di tutta la vita.
La vita che è un sogno è lieta.
Una vita che segue un sogno
si rinnova di giorno in giorno.
Sia il vostro un sogno che miri a rendere liete
non soltanto tutte le persone,
ma anche i loro discendenti.
E’ bello sognare di rendere felice tutta l’umanità.
Non è impossibile…Lele.

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