mercoledì 27 luglio 2016

Omaggio ad Adolfo Celi


Nato da famiglia nobile, era figlio di Giuseppe Celi, prefetto e Senatore del Regno e di Giulia Mondello. Adolfo cresce tra la Sicilia e il Nord Italia; tra le sue residenze c'è anche Padova. Grazie a una cinepresa amatoriale regalatagli dal padre comincia a impratichirsi con la ripresa. Nel 1942 si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica a Roma. Qui conosce, tra i tanti, Vittorio Gassman,  e Vittorio Caprioli, che gli trasmettono la passione per il teatro e per il cinema. Nel 1946 viene scritturato per il film Un americano in vacanza, cui seguono due anni dopo Proibito rubare e Natale al campo 119; nello stesso anno Aldo Fabrizi gli avanza una proposta che gli cambia la vita: la partecipazione al film Emigrantes, girato in Argentina. Successivamente spostatosi in Brasile, si appassiona a questa terra, tanto che decide di rimanerci per i successivi quindici anni, fondando con l'allora moglie Tonia Carrero e Paulo Autran il Teatro Brasileiro de Comédia di San Paolo e la compagnia di prosa Carrero-Celi-Autran; agli inizi degli anni Cinquanta la produzione cinematografica Vera Cruz affida inoltre a Celi la regia dei film Caiçara (1950) e Tico-Tico no Fubá (1952). Celi è considerato a tutt'oggi uno dei più importanti registi del Brasile: a lui si deve infatti la definizione di nuovi canoni di sperimentazione teatrale e cinematografica. In Brasile Celi inizia anche una carriera di caratterista cinematografico, recitando nei film L'uomo di Rio (1963) e Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono (1965), che gli conferiscono una notorietà internazionale e ne favoriscono il ritorno in Italia. Rientrato nei primi anni sessanta, trova un cinema molto diverso da quello che aveva lasciato e in pieno sviluppo. Si specializzerà nelle parti del "cattivo", sia nei film western o d'azione sia, con una certa autoironia, nelle commedie, dove interpreta frequentemente personaggi malvagi o potenti. A 45 anni è tra i pochi attori italiani che sappiano recitare anche in inglese, e grazie alla bravura e alla preparazione professionale viene ingaggiato come protagonista o comprimario in numerosi film internazionali, tra cui: Il tormento e l'estasi  (1965); Il colonnello Von Ryan (1965); Grand Prix (1967); Masquerade(1967); Il fantasma della libertà (1974). Nel 1969 esce l'unico film italiano da lui diretto, realizzato con i suoi compagni d'accademia Vittorio Gassman e Luciano Lucignani: l'autobiografico L'alibi. In Italia il culmine del successo arriva quando entra a far parte del cast della fortunata trilogia di Amici miei (1975, 1982, 1985) nei panni del professor Sassaroli, un primario brillante ma annoiato dal lavoro che si unisce alle allegre "zingarate" di un gruppo di amici fiorentini. Nel 1972 interpreta il medico nazista nello sceneggiato Rai Il sospetto, oltre a vestire i panni del poliziotto italo-americano Joe Petrosino, tre anni dopo interpreta Don Mariano D'Agrò nello sceneggiato L'amaro caso della baronessa di Carini. Il suo volto viene fissato nella memoria del pubblico italiano però con la partecipazione alla miniserie televisiva Sandokan (1976),in cui interpreta l'acerrimo nemico della "Tigre di Mompracem". Nel 1981 prende parte al kolossal storico televisivo inglese I Borgia, in cui interpreta la parte di Rodrigo Borgia. Tornato al teatro negli anni ottanta, Adolfo Celi viene ricoverato la sera della rappresentazione teatrale dei Misteri di Pietroburgo (Vittorio Gassman prende il suo posto sul palcoscenico). Il 19 febbraio 1986 muore per un arresto cardiocircolatorio. È sepolto al Cimitero monumentale di Messina. Adolfo Celi è stato sposato tre volte, con Tonia Carrero dal 1951 al 1963, Marília Branco dal 1964 al 1965 e con Veronica Lazar dal 1966 fino al 1986. Con Veronica Lazar ha avuto due figli: Alessandra, attrice teatrale, televisiva e cinematografica e Leonardo, autore del documentario Adolfo Celi, un uomo per due culture, realizzato nel 2006 per ricordare il padre sempre a vent'anni dalla scomparsa e presentato nel 2008 alla Festa del Cinema di Roma nell'ambito della rassegna organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile. Leonardo Celi è sposato con la brasiliana Daniela Carreras ed è Amministratore della società Celi Films con sede a Roma.

Nessun commento:

Posta un commento