lunedì 11 luglio 2016

Chi era Giorgio Ambrosoli, un uomo che ha dato la vita per il Paese


 
Avvocato Italiano
Milano 17 ottobre 1933,
Assassinato: 11 luglio 1979, Milano
Il cuore di Giorgio Ambrosoli smette di battere l’11 luglio 1979. L'avvocato italiano viene assassinato sotto casa da un sicario americano ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona su cui stava indagando. Giorgio Ambrosoli nasce in una famiglia borghese di Milano. Studia Giurisprudenza e si specializza in diritto fallimentare. Nel 1974 viene scelto dall'allora governatore della Banca d’Italia, Guido Carli, come commissario liquidatore della Banca Privata Italiana portata quasi al fallimento da Michele Sindona. Durante le indagini si rende conto che c’erano gravi irregolarità nei conti e che i libri contabili erano stati falsati. Sindona aveva consolidati rapporti con pezzi della politica, della finanza e della criminalità organizzata siciliana. Ambrosoli comincia a ricevere pressioni, gli chiedono di impostare il suo rapporto in modo da evitare l’arresto di Sindona. Le intimidazioni diventano minacce di morte. A quel punto capisce che la sua vita è a rischio ma decide di andare avanti comunque.Era il 1975 Ambrosoli decide di andare avanti comunque nelle ricerche. Il 12 luglio 1979 avrebbe dovuto sottoscrivere una dichiarazione formale nella quale confermava la necessità di liquidare la banca e l’attribuzione delle responsabilità a Michele Sindona. Viene ucciso la sera prima. Era a casa sua a Milano con amici a vedere un incontro di boxe. Squilla il telefono lui risponde ma dall’altra parte non parla nessuno. A fine serata accompagna in macchina i suoi amici. Tornando indietro, mentre parcheggiava sotto casa, un uomo si accosta e gli spara quattro colpi. Era il mafioso italoamericano William Aricò, ingaggiato proprio da Michele Sindona. Nel 1981, con la scoperta delle carte di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, si ha la conferma del ruolo della loggia massonica P2 nelle manovre per salvare Sindona. Il 18 marzo 1986, a Milano, Michele Sindona viene condannato all'ergastolo per l'omicidio di Ambrosoli. Due giorni dopo viene trovato morto in cella per avvelenamento da cianuro di potassio.

Nessun commento:

Posta un commento