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Luglio 1992 Catania. Ucciso Giovanni Lizzio, 47 anni, Ispettore Capo
della Polizia di Stato Questura Catania, per la pressante attività
contro il racket delle estorsioni.
L’ispettore Lizzio era a capo della speciale sezione anti
estorsioni della Squadra Mobile ed era considerato uno dei
principali nemici delle cosche mafiose della città. Venne
ucciso da due uomini in moto, mentre tornando a casa, si era
fermato al semaforo tra via Leucatia e via Pietro Novelli . Il
passeggero della motocicletta aprì il fuoco con un revolver .38
Special colpendo l’ispettore Lizzio alla testa e al torace.
Gravemente ferito, Lizzio morì poco dopo essere giunto in ospedale.
Lizzio, sposato e padre di due figlie, era un uomo e un poliziotto a
schiena dritta che, dopo aver operato per anni alla Squadra Mobile,
successivamente aveva assunto la direzione di uno speciale nucleo di
poliziotti che si occupava specificamente di lotta alle estorsioni.
Lizzio non era solo un uomo d’azione, era anche una sorta banca dati,
la memoria storica della Questura, perchè conosceva tutti i nomi dei
vecchi e dei nuovi mafiosi catanesi.
Appena dieci giorni fa Lizzio si stava occupando di inchieste
particolarmente delicate e anche delle confessioni di un pentito. L’
ispettore Lizzio era uno dei poliziotti con maggiore esperienza a
Catania. Era molto conosciuto in città ed era considerato un pilastro
della Squadra mobile”. I suoi assassini vennero arrestati e condannati a pesanti pene negli anni successivi. success
ivi
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