domenica 17 luglio 2016

Storia del Fumetto 1


 
Comunemente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1896 sul supplemento domenicale del New York World. Tuttavia già prima della comparsa del personaggio erano apparsi, su numerose riviste di varie nazionalità, altri racconti che avevano molte, o tutte, le caratteristiche in seguito divenute tipiche del linguaggio fumettistico. Si deve anzi notare che immagini (e sequenze di immagini), commiste o meno ad un testo scritto, finalizzate a narrare qualcosa, siano sempre esistite sin dall'antichità. Per tali ragioni nel corso degli anni è sorta una accesa discussione sulle origini del fumetto. Se si definisce il fumetto semplicemente come "narrazione per immagini" bisogna allora concluderne che esso sia sempre esistito essendo i graffiti preistorici nient'altro che narrazioni per immagini. Non sono in pochi infatti coloro che sostengono che opere come la colonna traiana, o molti affreschi, mosaici e vetrate che adornano chiese e palazzi, o le miniature e le stampe che adornano i testi antichi, altro non siano che fumetti. Nell'arte medievale era inoltre diffusa anche la pratica di scrivere parole uscenti dalla bocche di alcuni personaggi, in modo da dare un'idea di ciò che stessero dicendo. Un'altra importante questione, ben più complessa della prima, è che pur avendo, ovviamente, le sue radici nella millenaria tradizione delle arti figurative e letterarie, il fumetto ha un suo specifico linguaggio. Tuttavia la varietà degli elementi espressivi adottati da ciò che viene comunemente identificato come fumetto è talmente vasta che ogni tentativo di trovare uno o più elementi specifici si è rilevato infruttuoso. Specie negli ultimi anni si è sviluppata una sorta di "archeologia del fumetto" che ha riportato in luce una considerevole quantità di casi precedenti al personaggio di Outcault. Così molti studiosi, talvolta mossi anche da sentimenti nazionalistici, sulla base di una documentazione storica poco considerata in precedenza, hanno messo in discussione tale data di nascita come frutto di una pura "convenzione".

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