Il 29 febbraio del 0045 a.C. debutta il calendario Giuliano con il 1° anno Bisestile
Il 29 febbraio (previsto solo negli anni bisestili) è il 60º giorno del
calendario gregoriano, mancano 306 giorni alla fine dell'anno. Il calendario gregoriano si applica dal 1582, anno della sua
introduzione. Benché sia teoricamente possibile estenderlo anche agli
anni precedenti, normalmente per questi si usa il calendario giuliano.
Perciò sono bisestili tutti gli anni divisibili per 4, compresi quelli
secolari, dal 4 al 1580 dell'era volgare. Per gli anni precedenti l'era
volgare, invece, non ha senso applicarlo, visto che
Ottaviano Augusto regolò definitivamente l'applicazione degli anni
bisestili nell'8 a.C. I Romani aggiungevano il giorno in più dopo il 24 febbraio,
che essi chiamavano sexto die ante Kalendas Martias (sesto giorno prima
delle Calende di marzo); il giorno aggiuntivo si chiamava bis sexto die
(sesto giorno ripetuto) da cui l'aggettivo "bisestile". Oggi i
giorni di febbraio vengono semplicemente numerati a partire da 1, per
cui normalmente si considera che il giorno aggiunto sia il 29. Per correggere questo slittamento, agli anni "normali" di 365 giorni
(ogni 4 anni) si intercalano gli anni "bisestili" di 366. In questo modo si può ottenere una durata media
dell'anno pari a un numero non intero di giorni.
Nella tradizione popolare l'anno bisestile sarebbe foriero di sventure, secondo il detto anno bisesto, anno funesto.
Che si può esorcizzare così: i mali nella vita sono inevitabili,
tanto vale pensare che avvengano, solo! O almeno! Una volta ogni tanto e
non sempre!
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