
Dio che creandola sorrise sovr'essa, le assegnò per
confine le due più sublimi cose che ponesse in Europa, simboli
dell'eterna forza e dell'eterno moto, l'Alpi e il mare. Dalla cerchia
immensa dell'Alpi, simile alla colonna di vertebre che costituisce
l'unità della forma umana, scende una catena mirabile di continue
giogaie che si stende sin dove il mare la bagna e più oltre nella
divelta Sicilia. E il mare la recinge quasi d'abbraccio amoroso ovunque
l'Alpi non la recingono: quel mare che i padri dei padri chiamarono
"Mare Nostro". E come gemme cadute dal suo diadema stanno disseminate
intorno ad essa in quel mare Corsica, Sardegna, Sicilia, ed altre minori
isole dove natura di suolo e ossatura di monti e lingua e palpito
d'anime parlan d'Italia.»
Giuseppe Mazzini
Nessun commento:
Posta un commento