giovedì 11 agosto 2016

Ho trovato su un giornale un argomento che fa proprio al caso mio.



Scriviamo.
Arriva un momento nella vita di tutti noi in cui si sente il bisogno di poter rileggere la nostra vita passata.
La nostra storia scritta, per poterle dare un senso e riflettere dove ci sembra di aver sbagliato. Secondo alcuni filosofi il modo migliore è mettere tutti i ricordi importanti su carta. Ne uscirà fuori il nostro mondo interiore insieme alla nostra vicenda umana. Ciò aiuta a sbloccarci e ci consente nuove energie. Non sempre è facile ma è molto o può essere molto utile abbozzare la nostra autobiografia e via via che ne sentiamo il bisogno o ci viene lo stimolo, ampliarla. Per aiutare questa decisione basta tirare fuori dal cassetto le nostre vecchie foto e si attiva una zona del cervello (l'insula) sede dell'emotività che si trova nella corteccia frontale centrale. Quì ha anche sede il linguaggio che ci fa comprendere come se fossimo davanti ad uno specchio ciò che ci irrita di più di noi e degli altri. Perchè reagiamo d'impulso? Perchè l'attegiamento altrui ci fa pensare a ciò che noi reprimiamo di noi stessi? Perchè vedendo cosa fanno gli altri pensiamo subito a come ci saremmo comportati noi e invece anche noi a volte ci siamo comportati come loro? Stiamo attenti alle risposte che diamo d'impulso, perchè le parole diventano SENTENZE!
Proviamoci, prendiamo una vecchia agenda che ci è stata regalata ed è lì ad ammuffire e cominciamo la storia della nostra vita. PERCHé no!!!!!
PS: L'articolo era meglio descritto io ho fatto un riassunto.
Lucia.

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