
È stato la più alta autorità teocratica del Tibet, essendo la massima autorità spirituale del Buddhismo tibetano dagli inizi del Seicento, e, dal 1959 fino all'11 marzo 2011, ha ricoperto la carica di Capo del Governo tibetano in esilio del Tibet.
Il titolo di Dalai Lama è tratto da una combinazione della parola mongola Dalai, che significa "Oceano", con Lama, equivalente tibetano del termine sanscrito guru, ovvero «Maestro spirituale». Dalai Lama sarebbe dunque traducibile come «Maestro oceano», ma si preferisce utilizzare la più elegante espressione «Oceano di saggezza». Questa denominazione fu attribuita nel 1578 da Altan Khan, il sovrano dell'Impero mongolo, al monaco buddhista tibetano Sonam Gyatso, aderente alla scuola Gelug e Khenpo del monastero di Drepung, a Lhasa, il più grande monastero del Tibet. Sonam Gyatso era considerato un tulku, ossia un Lama reincarnato, pertanto attribuì il titolo di Dalai Lama alle sue precedenti incarnazioni, Gendun Gyatso e Gendun Drup, divenendo in tal modo il terzo. Successivamente, sempre con il sostegno dei monarchi mongoli, il Quinto Dalai Lama divenne anche il sovrano assoluto del Tibet, che a quel punto divenne una teocrazia lamaista. La sua residenza divenne il palazzo del Potala, nuovo simbolo del potere sia temporale sia spirituale della nazione insieme al Palazzo d'Estate, il Norbulingka, anch'esso a Lhasa. Il Dalai Lama è venerato come manifestazione di Cenresig, il Buddha della Compassione, e i tibetani si rivolgono a lui chiamandolo Kyabgon, il «Salvatore», e Kundun, «la Presenza». Al di fuori del Tibet lo si considera capo dei Gelug,
ma in realtà, benché si tratti della massima autorità spirituale e
politica del Tibet, la scuola dei Berretti Gialli riconosce il proprio
capo nel Ganden Tripa, ossia «Detentore del Trono di Ganden» in tibetano, un lama scelto tramite elezione dai khenpo dei più autorevoli monasteri Gelug, e che in genere rimane in carica per tre anni. Il Dalai Lama è il più famoso esempio di tulku, cioè di Lama reincarnato: quando un Dalai Lama muore, il Panchen Lama, il Reting Rinpoce e altri insigni monaci qualificati avviano le indagini atte a scoprire la sua reincarnazione servendosi degli oracoli,
interpretando i presagi e i sogni. Una volta che la reincarnazione
viene identificata, solitamente quando è ancora un bambino molto
piccolo, viene consacrato novizio e intronizzato ufficialmente, dando
inizio al suo percorso di studi, ma fino alla sua maggiore età il potere esecutivo è esercitato da un Reggente. Secondo un'antica tradizione, alla famiglia del bambino reincarnato vengono concessi un titolo nobiliare e una proprietà fondiaria. Per tradizione, i Dalai Lama esercitano una profonda influenza anche in Mongolia, dove la religione più diffusa è il Buddhismo tibetano. Le varie incarnazioni del Bodhisattva Avalokitesvara sono state a stretto contatto con i Jebtsundamba Khutuktu, lignaggio di tulku a capo della scuola Gelug del Dharma tibetano nella terra dei Khan.
Nessun commento:
Posta un commento