lunedì 1 agosto 2016

1° Agosto 1774: Priestley e la scoperta dell'ossigeno

 
Joseph Priestley
(Fieldhead, 13 marzo 1733 – Contea di Northumberland, 6 febbraio 1804)
è stato un chimico e filosofo inglese.
Priestley lavorava in un epoca in cui la maggior parte scienziati ancora aderiva ai principi di Aristotele, e cioé che c'era un solo tipo di "aria". Questa è stata un'epoca dominata dalla "teoria del flogisto", in cui si credeva che bruciare o ossidare una data sostanza corrispondeva al rilascio di un'altra sostanza materiale.In un esperimento condotto su 1 agosto 1774, Priestley focalizzava la luce solare attraverso una lente, questa riscaldava un campione di ossido di mercurio, ottenendo un gas che permetteva ad una candela di bruciare brillantemente, e consentì anche ad un topo di vivere per un lungo periodo sotto vetro. "Ho scoperto un aria cinque o sei volte migliore dell'aria comune", scrisse. Chiamò la sua scoperta "aria deflogisticata".Durante il viaggio a Parigi in quello stesso anno, Priestley incontrò Antoine Lavoisier e replicò il suo esperimento per il chimico francese. Fu Lavoisier, che stabilì che Priestley aveva scoperto aria purificata ("senza alterazione"), una osservazione che portò all'abbandono finale della teoria del flogisto dalla comunità scientifica. La nuova chimica abbracciò i concetti di elementi e composti e la nozione di conservazione della massa.

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