Melitaea didyma
Si ritrova frequentemente in un’ampissima area continentale che va dal Nord Africa fino alla Cina, ma è riuscita a colonizzare soltanto poche isole Mediterranee. All’Elba è comune in alcune aree aperte e vola in due generazioni, da aprile a settembre. La femmina è simile al maschio, ma se ne distingue per il colore di fondo delle ali anteriori più smorto e per le macchie nere un po’ più sviluppate. Si nutre, allo stadio larvale, di moltissime piante tra cui piantaggine e veronica. L’etimologia del nome scientifico della Melitaea didyma è, come tutti i nomi dati dai primi naturalisti, soggetta a diverse interpretazioni in particolare la prima parte del binomio. (vdr Melitaea cinxia ) Fabricius, 1807 ha come al solito giocato sul nome, mediando diverse interpretazioni date da altri naturalisti del tempo. Propose alla fine per una soluzione che indicava l’origine dal greco "meli" = miele, evidenziando in questo modo la forte attrazione di questa farfalla per i nettari molto dolci.
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