sabato 14 maggio 2016

Carmine Tripodi

 

Di origine campana arriva in Calabria alla fine degli anni '70 del secolo scorso, prima come brigadiere a Bovalino poi nel 1982 come comandante della stazione carabinieri di San Luca. Nella Locride è la stagione dei sequestri di persona (che hanno fruttato numerosi miliardi di lire alle 'ndrine) e Tripodi è un giovane investigatore che lotta nei territori ostili dell'Aspromonte per trovare i sequestrati e consegnare alla giustizia i loro carcerieri, grazie alla sua attività vengono arrestati diversi esponenti delle famiglie mafiose coinvolte nei sequestri e tutto ciò dà molto fastidio alla 'Ndrangheta che si vede intaccare la sua preziosa attività illecita. La sera del 6 febbraio 1985 Tripodi sta rientrando a casa, si trova sulla sua macchina lungo la provinciale che da San Luca porta alla marina quando ad un certo punto viene bloccato da un commando che gli spara contro diversi colpi di arma da fuoco, lui seppur ferito riesce a reagire estrae la pistola d'ordinanza e spara ferendo uno dei sicari ma poi viene comunque ucciso. In poco tempo vengono individuati ed arrestati i suoi presunti assassini, tutti appartenenti alle locali cosche ma nei processi che si svolgeranno negli anni seguenti verranno tutti assolti; Il delitto rimane ancora oggi irrisolto. Al Brigadiere Tripodi è stata intitolata la piazza antistante la caserma dei carabinieri di San Luca, nel 2011 gli è stata intitolata anche la nuova caserma dei carabinieri di San Luca. Medaglia d'oro al valor militare.

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