Quando il meccanismo base è inventato, la cosa è fatta.
Prima o poi c'è sempre qualcuno a cui piace sempre superare il prototipo che poi viene commercializzato e viene sempre amplificato e reso sempre compatibile agli anni che viviamo. Anche se quegli antichi conservano sempre il loro indiscutibile fascino. Il più famoso e rinomato venne chiamato "Grande Orchestra" e fu regalato all'allora Scià di Persia.nel 1901. Conteneva 20 cilindri ognuno dei quali poteva suonare sei melodie. Oltre a due pettini d'acciaio al suo interno vi era una intera sezione di percussioni di tamburi, cinbali e campane, un organo a canne era azionato da mantici in miniatura, come se tutto ciò non bastasse vi erano anche due uccelli che cantavano in un giardino finto. Nel 1985 il suddetto Carillon " Grande Orchestra" fu venduto all'asta a di Sotherby's, a Londra per 19.000 sterline.
Prima o poi c'è sempre qualcuno a cui piace sempre superare il prototipo che poi viene commercializzato e viene sempre amplificato e reso sempre compatibile agli anni che viviamo. Anche se quegli antichi conservano sempre il loro indiscutibile fascino. Il più famoso e rinomato venne chiamato "Grande Orchestra" e fu regalato all'allora Scià di Persia.nel 1901. Conteneva 20 cilindri ognuno dei quali poteva suonare sei melodie. Oltre a due pettini d'acciaio al suo interno vi era una intera sezione di percussioni di tamburi, cinbali e campane, un organo a canne era azionato da mantici in miniatura, come se tutto ciò non bastasse vi erano anche due uccelli che cantavano in un giardino finto. Nel 1985 il suddetto Carillon " Grande Orchestra" fu venduto all'asta a di Sotherby's, a Londra per 19.000 sterline.
Il più grande Carillon del mondo è ritenuto quello del municipio di Monaco di Baviera in Marienplatz. Un'alta torre (81 metri) domina la facciata principale e cattura l'attenzione
dei turisti perchè ospita il celebre Glockenspiel (letteralmente "gioco
di campane"), che si aziona tre
volte al giorno: alle 11, alle 12 e, da marzo a ottobre, anche alle 17. Si compone di due piani: nel piano
superiore sono rappresentati i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen (1568)
mentre in quello inferiore viene rievocata l'antica danza dei bottai che
simboleggia il ritorno di Monaco alla consueta normalità e alle
feste dopo la fine della peste che la coinvolse dal 1515 al 1517. Il carillon si aziona secondo questo cerimoniale: prima partono le
campane della torre per annunciare la nuova ora, poi parte la melodia del
carillon, iniziano a muoversi i personaggi del piano superiore e quando questi
tornano alla loro immobilità partono i danzatori del piano inferiore; a questo
punto quasi tutti vanno via ma non è ancora finito lo spettacolo: il gallo
dorato posto alla sommità del carillon sbatte le ali, muove la testa e canta tre
volte. Alle ore 21 i piccoli bovindi
situati ai lati del carillon si illuminano, appare una sentinella notturna
che suona il corno ed un angelo che benedice il Münchner Kindl (il monachello)
al suono di una breve ninnananna. A Monaco si dice che il monachello viene
portato a letto, augurando così la buona notte alla città.
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