I 94 anni dell'insulina, iniezione salvavita
L’11
gennaio 1922, Banting e i suoi colleghi del Medical Service del Toronto
General Hospital, i dottori Walter R. Campbell e Almon A. Fletcher,
avevano somministrato insulina a Leonard Thompson, un ragazzo di 14 anni
affetto da una forma grave di diabete giovanile.Le prime iniezioni non
avevano fornito una risposta di rilievo ma, con l’uso di estratti più
potenti somministrati due settimane dopo, vi fu un netto miglioramento e
il ragazzo poté presto riprendere una vita normale Man mano che
aumentavano le scorte in laboratorio del prezioso estratto, furono
inseriti nello studio clinico altri sei pazienti. In una relazione
preliminare pubblicata in marzo, gli sperimentatori dissero: “è
difficile esprimere a parole cosa si intende per miglioramento clinico.”
Per quanto si procedesse a tentativi, il progresso era eccezionale. Per
la prima volta nell’esistenza umana vi era una promessa di liberazione
da questa temuta malattia. “Con le ottime notizie da Toronto”, disse il
dottor Elliott P. Joslin, eminente diabetologo statunitense, i genitori
che avevano fatto scrupolosamente seguire ai loro figli una dieta rigida
erano ora premiati con “una speranza di vita, che quasi non osavano
attendersi.” Tuttavia, i tentativi effettuati a Toronto di stabilire una
procedura standard di estrazione per la produzione su larga scala non
ebbero successo. Da marzo a maggio non fu prodotto materiale
accettabile. Il dottor James B. Collip, professore di biochimica in
permesso dalla Edmonton University, che era stato incaricato da Macleod
di sviluppare le norme per il processo produttivo, dichiarò di non
essere in grado di risolvere il problema della perdita di potenza e
dell’instabilità associate all’aumento della produzione, e si ritirò dal
progetto. Il fatto che sette diabetici fossero a questo punto sostenuti
dall’insulina era, naturalmente, una questione fondamentale. Ma in un
contesto più ampio, era anche importante per l’università definire norme
affidabili per l’estrazione, per la richiesta dell’autorizzazione, in
quanto l’università riconosceva di non avere né i fondi né gli impianti
adeguati a sostenere la produzione di insulina su una scala
corrispondente alle necessità generali.Di conseguenza, l’università
giunse alla conclusione che per il lavoro di sviluppo ci si dovesse ora
rivolgere a un aiuto esterno e, il 15 maggio, Macleod invitò Clowes a
Toronto per discutere la collaborazione proposta a New Haven. I medici
americani supervisori del lavoro clinico negli Stati Uniti, in
collegamento con l’Insulin Committee, erano:
Dottor Elliott P. Joslin, Boston
Dottor Frederick M. Allen, Morristown, New Jersey (che aveva dato il nome alla cosiddetta “Dieta di Allen”, 1914-1921)
Dottor H. Rawle Geyelin, New York (un’autorità riguardo al diabete giovanile)
Dottor John R. Williams, Rochester, New York (il primo medico statunitense a usare l’estratto di Banting)
Dottor Rollin T. Woodyatt (brillante medico di Chicago)
Dottor Russell M. Wilder, della Mayo Clinic, Rochester, Minnesota.
Fu a questo incontro che venne organizzato lo sviluppo della sperimentazione clinica per fornire il maggior numero possibile di casi per le informazioni sperimentali, entro i limiti della quantità di prodotto disponibile. Il piano della terapia individuale dei pazienti seguiva la filosofia di Joslin. “La nostra politica è stata di trattare molti diabetici, invece che pochi.Abbiamo ritenuto più filantropico prolungare la vita di molti pazienti anziani e fedeli, piuttosto che tentare di assicurarci risultati meravigliosi con pochi pazienti.” I dottori Banting, Campbell e Fletcher pubblicarono, sul numero del 6 gennaio 1923 del British Medical Journal i risultati ottenuti con la terapia insulinica in 50 pazienti.Quell’articolo fu la prima relazione completa degli studi canadesi. Successivamente, di comune accordo con l’Insulin Committee, furono pubblicati i risultati ottenuti dai ricercatori americani. Questi furono pubblicati alla fine di maggio sulla rivista The Journal of Metabolic Research in una serie di articoli che, insieme alla già citata relazione canadese, presentavano le esperienze compiute su circa 600 casi dall’inizio del lavoro clinico nel gennaio 1922
Dottor Elliott P. Joslin, Boston
Dottor Frederick M. Allen, Morristown, New Jersey (che aveva dato il nome alla cosiddetta “Dieta di Allen”, 1914-1921)
Dottor H. Rawle Geyelin, New York (un’autorità riguardo al diabete giovanile)
Dottor John R. Williams, Rochester, New York (il primo medico statunitense a usare l’estratto di Banting)
Dottor Rollin T. Woodyatt (brillante medico di Chicago)
Dottor Russell M. Wilder, della Mayo Clinic, Rochester, Minnesota.
Fu a questo incontro che venne organizzato lo sviluppo della sperimentazione clinica per fornire il maggior numero possibile di casi per le informazioni sperimentali, entro i limiti della quantità di prodotto disponibile. Il piano della terapia individuale dei pazienti seguiva la filosofia di Joslin. “La nostra politica è stata di trattare molti diabetici, invece che pochi.Abbiamo ritenuto più filantropico prolungare la vita di molti pazienti anziani e fedeli, piuttosto che tentare di assicurarci risultati meravigliosi con pochi pazienti.” I dottori Banting, Campbell e Fletcher pubblicarono, sul numero del 6 gennaio 1923 del British Medical Journal i risultati ottenuti con la terapia insulinica in 50 pazienti.Quell’articolo fu la prima relazione completa degli studi canadesi. Successivamente, di comune accordo con l’Insulin Committee, furono pubblicati i risultati ottenuti dai ricercatori americani. Questi furono pubblicati alla fine di maggio sulla rivista The Journal of Metabolic Research in una serie di articoli che, insieme alla già citata relazione canadese, presentavano le esperienze compiute su circa 600 casi dall’inizio del lavoro clinico nel gennaio 1922
Il primo ragazzo salvato dall'insulina Leonard Thompson
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