Con la Canzone Santa Lucia autore Anonimo saremmo nel 1793: Le mie ricerche non tornano con l'anno però questo ho trovato.
SANTA LUCIA, UNA CANZONE BILINGUE
La storia della celebre barcarola e del suo autore,
un napoletano di origine francese
un napoletano di origine francese
A Teodoro Cottrau va attribuita la paternità della notissima canzone Santa Lucia, pubblicata nel 1850, per comporre la quale si ispirò probabilmente all’aria “Com’è bello, quale incanto” della Lucrezia Borgia di Donizetti. I versi del brano celebrano il pittoresco aspetto del rione marinaro di Santa Lucia,
intonati da un barcaiolo che invita a fare un giro sulla sua barca,
per meglio godere il fresco della sera. La canzone scritta in
napoletano ebbe scarso successo: la popolarità voltò le spalle ai versi
originali in dialetto, tanto che lo stesso Cottrau pensò ad una
versione in lingua italiana, con i testi di Enrico Cossovich,
trasformandola nella prima canzone napoletana tradotta
nell’idioma dantesco. La rinnovata composizione divenne immediatamente
un successo nazionale, conoscendo un trionfo che la proiettò di lì a
poco fuori dalla penisola. Ancora oggi la si ritrova nei repertori
musicali dei migliori cantanti al mondo, sia lirici che leggeri.
Santa Lucia: il testo nel dialetto napoletano
Anonimo / Teodoro Cottrau
Anonimo / Teodoro Cottrau
Comme se frícceca
la luna chiena...
lo mare ride,
ll'aria è serena...
Vuje che facite
'mmiez'a la via?
Santa Lucia!
Santa Lucia!
Stu viento frisco,
fa risciatare,
chi vò' spassarse
jènno pe' mare...
E' pronta e lesta
la varca mia...
Santa Lucia!
Santa Lucia!
La tènna è posta
pe' fá na cena...
e quanno stace
la panza chiena,
non c'è la mínema
melanconia!
Santa Lucia!
Santa Lucia!
Pòzzo accostare
la varca mia?
Santa Lucia!
Santa Lucia!...
Santa Lucia: il testo in lingua italiana
l’astro d’argento.
Placida è l’onda;
prospero è il vento.
Venite all’agile
Barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia
Con questo zeffiro
così soave,
oh! Com’è bello
star sulla nave!
Su passeggeri
venite via!
Santa Lucia, Santa Lucia.
In’ fra le tende
bandir la cena,
in una sera
così serena.
Chi non dimanda,
chi non desia;
Santa Lucia! Santa Lucia!
Mare sì placido,
vento sì caro,
scordar fa i triboli
al marinaro.
E va gridando
con allegria:
Santa Lucia! Santa Lucia!
O dolce Napoli,
O suol beato,
Ove sorridere,
Dove il creato,
Tu sei l’impero
Del armonia,
Santa Lucia, Santa Lucia!
Or che tardate,
bella è la sera.
Spira un auretta
fresca e leggiera.
Venite all’agile
barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia.
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