mercoledì 9 dicembre 2015

E' il giorno dell' Arcangelo Raffaele

Il mercoledì
 

E' il giorno dell'Arcangelo Raffaele (colui che guarisce).
È l'angelo dell'amore sponsale e della salute. È, nella chiesa cattolica, come in quella ortodossa, il patrono di giovani, fidanzati, sposi, farmacisti, educatori, viandanti e profughi. Nell'iconografia cristiana i suoi simboli sono il pesce e il vaso dei medicamenti.
ll nome Raffaele (in ebraico רפאל) significa “Dio guarisce”, titolo esplicitato nell’episodio di Tobia ed Asmodeo.
Il libro di Tobia (uno dei libri sapienziali della Bibbia) narra le vicende del deportato ebreo di buon cuore Tobi – parliamo del 722 a.C. – vittima di alcune sfortune per le quali perderà anche la vista. Ormai stanco e sentendo l’approssimarsi della fine dei suoi giorni, comanda al figlio Tobia di recarsi presso un parente per riscuotere del denaro lasciato in deposito. Nel frattempo la figlia di questo parente, Sara, era tormentata da un demone (Asmodeo) che era solito uccidere tutti gli uomini con cui essa giaceva, causando non pochi disordini all’interno della famiglia e spingendo alla disperazione la giovane donna. Impietositosi per la situazione d’entrambi, Dio invia l’Arcangelo Raffaele in aiuto: egli si presenta a Tobia con il nome Azaria (JHWH aiuta), figlio di Anania (JHWH è benevolo), precisando d’essere una guida e di conoscere bene la strada.
Durante il cammino, in una sosta presso le rive del fiume Tigri, l’angelo in incognito sprona il giovane a catturare un pesce ed estrarne il cuore, il fegato ed il fiele per utilizzarli contro il demone e concquistare la ragazza che le era stata destinata in sposa: Sara. Scattato dunque l’amore tra i due viene celebrato il matrimono (ed il padre della sposa, per precauzione ed abitudine, scava una fossa per il novello marito): tuttavia, grazie alle indicazioni dell’Arcangelo Raffaele, nella prima notte di notte la coppia intona un canto al Signore bruciando gli organi del pesce, facendo così fuggire il demone Asmodeo.
Raffaele a questo punto intercetta lo spirito demoniaco in ritirata e lo incatena nel deserto. Gli sposi fanno infine ritorno a Ninive e, sempre grazie al consiglio angelico, tramite il fiele del pesce viene anche curata la cecità del padre Tobi. Dopo un discorso sapienziale rivolto all’anziano, tra lo spavento generale, Raffaele ascende di nuovo al Cielo.

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