Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
|
Nazareth, Palestina, I secolo
Il Natale ci ha già mostrato la
Sacra Famiglia raccolta nella grotta di Betlemme, ma oggi siamo invitati
a contemplarla nella casetta di Nazareth, dove Maria e Giuseppe sono
intenti a far crescere, giorno dopo giorno, il fanciullo Gesù. Possiamo
immaginarla facilmente (gli artisti l’hanno fatto spesso) in mille
situazioni e atteggiamenti, mettendo in primo piano o la Vergine santa
accanto al suo Bambino, o il buon san Giuseppe nella bottega di
falegname dove il fanciullo impara anche il lavoro umano, giocando. Ma
possiamo anche intuire l’avvenimento immenso che a Nazareth si compie:
poter amare Dio e amare il prossimo con un unico indivisibile gesto! Per
Maria e Giuseppe, infatti, il Bambino è assieme il loro Dio e il loro
prossimo più caro. Fu dunque a Nazareth che gli atti più sacri (pregare,
dialogare con Dio, ascoltare la sua Parola, entrare in comunione con
Lui) coincisero con le normali espressioni colloquiali che ogni mamma e
ogni papà rivolgono al loro bambino. Fu a Nazareth che gli «atti di
culto dovuti a Dio» (quelli stessi che intanto venivano celebrati nel
grandioso tempio di Gerusalemme) coincisero con le normali cure con cui
Maria vestiva il Bambino Gesù, lo lavava, lo nutriva, assecondava i suoi
giochi. Fu allora che cominciò la storia di tutte le famiglie
cristiane, per le quali tutto (gli affetti, gli avvenimenti, la materia
del vivere) può essere vissuto come sacramento: segno reale e
anticipazione di un amore InfinitoMartirologio Romano: Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, esempio santissimo per le famiglie cristiane che ne invocano il necessario aiuto. |
domenica 27 dicembre 2015
27 dicembre (celebrazione mobile)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento