domenica 22 novembre 2015

Dare Consigli

Una giovane donna rimasta vedova, viveva con il suo unico figlio al quale dedicava tutta la sua vita. Desiderava che questo suo figlio  diventasse un uomo importante, ma era molto preoccupata perché il ragazzo amava moltissimo mangiare dolci ed ogni tipo di cibo spazzatura.

Aveva fatto e tentato di tutto per far smettere a suo figlio, questo comportamento non salutare; cercò aiuto dappertutto, medici, insegnanti e persino preti ma, niente…il suo ragazzo restava assolutamente indifferente ai tanti consigli ricevuti di volta in volta continuando a mangiare dolci e porcherie, in gran quantità.
In fondo, era il suo unico figlio…così alla fine, esausta, la madre si rassegnò decidendo di dare al figlio tutto ciò che voleva per evitare che non mangiasse più niente.

La situazione però, era molto critica poiché i cibi che quel ragazzo mangiava, non erano per nulla sani, non lo nutrivano correttamente e gli avrebbero creato in seguito gravi problemi di salute.

 Un mistico nel suo girovagare era passato dal villaggio e la donna pensò che fosse per lei, un’ottima occasione: quell’uomo aveva intorno a sé un’aurea così intensa e potente che forse, l’avrebbe potuta aiutare a far cambiare quella stupida mentalità e le malsane abitudini di quel suo figlio testardo.

Per questa madre preoccupata ed ossessionata, era ormai diventata un’abitudine, portare suo figlio, anche contro la sua volontà, da chiunque pensava poterlo aiutare; per il figlio, invece, ogni volta era una grande umiliazione sottoporsi a critiche, giudizi e conseguenti consigli per lui assolutamente inaccettabili, improponibili ed inutili che non facevano altro che diminuire sempre più la sua autostima.

Seppur recalcitrante, il ragazzo fu costretto a seguire la madre che, incontrato e fermato il mistico  gli spiegò tutta la sua situazione. Il maestro  guardò attentamente il ragazzo, ascoltò la madre preoccupata e le rispose: “ Mi devi perdonare, ma al momento non posso proprio dire neanche una parola a tuo figlio, sono vecchio e ci vorranno come minimo due settimane, prima che io possa dirgli qualcosa.”

La donna, a quelle parole rimase sconcertata…chiunque, anche il più idiota era sempre stato pronto a dare dei consigli e non poteva credere che, un grande mistico, seguito da migliaia di persone, si limitava a dire che non poteva dare al momento nessun consiglio e che avrebbe dovuto dargli almeno due settimane..!

Per la prima volta invece, il ragazzo si sentì rispettato, accettato e riconosciuto nella sua dignità di essere umano: non era stato condannato a priori…si rese conto che quel vecchio aveva veramente preso a cuore il suo caso e voleva dargli un consiglio che avesse sostanza e che, proprio per questo motivo aveva bisogno come minimo di due settimane.

Dopo due settimane, madre e figlio si prepararono a tornare dal Maestro , ma questa volta il ragazzino era felicissimo d’incontrarlo, aveva contato i giorni con ansia per poterlo rivedere e, rivolto a sua madre disse: “ Non vedo l’ora di rivedere il Maestro, è un uomo completamente diverso da tutti gli altri che mi hai sempre costretto ad incontrare”.

La madre stupefatta, non riusciva a comprendere questo cambio di atteggiamento di suo figlio e tutto il suo desiderio di rivedere quel vecchio uomo.

Il grande giorno arrivò e all’alba il ragazzino si lavò, si cambiò i vestiti e si preparò velocemente quando sua madre guardandolo gli chiese: “ Ma…che fretta hai? “ E lui rispose: “ Voglio incontrare subito quell’uomo…è il solo che ho sentito nel mio cuore, davvero capace di rispettare il prossimo! “

Madre e figlio andarono e la donna fu la prima a parlare al mistico :” Prima di passare a mio figlio, voglio sapere come mai ti ci sono volute due settimane…è forse un problema metafisico così complesso? “

Il mistico le rispose : “ Se il problema fosse stato metafisico, avrei risposto immediatamente, ma qui si tratta invece di un problema esistenziale. Io ho settant’anni, tuo figlio ne ha solo sette…ho vissuto dieci volte di più, eppure mi piacciono ancora i dolci e, fino a quando a me piacerà mangiare dolci, non potrò mai dire nulla a lui; in queste due settimane ho tentato di non mangiarne ed osservare cosa succede…pertanto, il mio consiglio si fonda sulla mia esperienza e non sulla semplice opinione comune che i “dolci non fanno bene “. Forse è vero, ma se non riesco a smettere di mangiarne io, che ho settant’anni, come ci si può aspettare che un ragazzino di sette anni ci riesca…quindi non posso dargli nessun consiglio! “

Il ragazzo era stracontento e colpitissimo : un uomo di quell’età, si era inflitto, per lui, delle privazioni per due settimane? Da non credere!

Poi il vecchio guardò il ragazzo e disse: “ Figliolo è molto difficile, sono riuscito a non mangiare più dolci e non ne mangerò più per il resto della mia vita…ma consigliarlo a te, m’imbarazza un po’…sei così giovane! Se ti piacciono così tanto, sarà difficilissimo per te smettere ed importi questa idea sarebbe violenza, una violenza nei confronti dei tuoi diritti in quanto individuo. Pertanto, posso solo dirti che fa bene ed è più salutare non mangiare troppi dolci e cibi spazzatura…ma è difficilissimo, è una sfida e solo tu puoi scegliere di accettarla o no. Io ho smesso per il resto della mia vita e solo ora ho l’autorità per dirti che anche tu puoi smettere, di certo però ti ricordo che è una cosa difficilissima, sei pronto ad accettare questa sfida, quest’avventura? “.

Il ragazzino guardò il mistico  dritto negli occhi e rispose : “ Li abbandono in questo preciso momento e per il resto della mia vita; se ci sei riuscito tu, perché mai non posso farcela io? E tu sei così vecchio, io invece sono così giovane, tu ti indebolisci, io invece mi rafforzo! Si, posso accettare questa sfida e la cosa non mi preoccupa affatto! “.

La madre stentava a credere a ciò che stava accadendo…era un vero miracolo! Praticamente adesso la situazione si era invertita ed era suo figlio che stava convincendo il vecchio mistico di essere in grado di farcela.

Il vecchio  accarezzando la testa del ragazzino gli disse concludendo : “ Ho la sensazione che anche tu, ci debba pensare su, per almeno due settimane…puoi provarci! “

Il ragazzino gli rispose: “ No, smetto seduta stante, qui ed ora alla tua presenza…e con la tua benedizione!.”

Dare consigli agli altri è una sorta di umiliazione, è come dire:  “ Io so mentre tu non sai. Io sono la guida e tu devi farti guidare. Io sono l’insegnante e tu l’allievo. “ Questa è pur sempre una forma di piacere egoistico, il cui prezzo però è l’umiliazione dell’altro.Ma tutti noi abbiamo qualche volta bisogno di essere consigliati e il modo migliore è quello di rivolgerci a chi ha vissuto il problema in prima persona

Sono sicura che questo racconto ti sia piaciuto e ti faccia riflettere sul profondo ed illuminante significato che in esso è racchiuso e che può essere seguito ed adattato alle innumerevoli sfide che la vita riserva ogni giorno a tutti,  bambini, adolescenti ed adulti.

                                                                                                                         Angela Teresa Lopez

PS. io è da quando ho l'intelletto che mi sento dire del mio difetto di nascita e ora del mio brutto male (che spero sconfitto):- Eh che vuoi che sia .....c'è di peggio, da piccola mi prendevano solo in giro (non faccio colpe a nessuno , erano i tempi) adesso  per essermi fatta la chemio ..eh dai!!! tirati sù c'è chi sta peggio!!!!. Credete che non ne sia consapevole??? andare a farsi la chemio si vedono cose terribili tutte peggio delle tua. Però il Prof , il dott e le varie dott.sse dell'oncologia , la prima cosa che mi hanno chiesto è stato:- come va in casa è coccolata?. Non sto a dire il caso personale , ma  è facile dire dai forza sù e non capire invece che abbiamo bisogno di comprensione  di sentirci dire :- hai ragione a star male , ma dai piano ,piano  finirà  fatti coraggio conta su di me , chiamami quando vuoi , quando hai bisogno di sfogarti ed essere capita.  Questo non serve solo per il male serve anche per i problemi quotidiani che capitano ogni giorno, mentre le persone che ti ascoltano ti rispondono:_ e allora cosa dovrei dire io e giù sciorinano magari cose banali che non hanno niente a che vedere . Allora succede che ti chiudi in te stessa e non chiedi più aiuto a nessuno.
Lucia.

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