Luigi Capuana, letterato, giornalista, drammaturgo,
critico e teorico del verismo italiano.
critico e teorico del verismo italiano.
Mineo 1839 / Catania 1915
Nasce a Mineo in provincia di Catania, nel 1839 da una famiglia di proprietari terrieri. Nei primi anni della sua vita frequentò una scuola privata non troppo severa, allo studio preferiva il gioco e le zuffe con i compagni. Da piccolo Luigi Capuana aveva una voce così limpida e viva, che gli fruttò il ruolo di recitatore di
poesie dialettali. Adolescente, sviluppò una viva curiosità per molti campi del sapere,scrisse le sue prime poesie e pubblicò un giornaletto tra il serio e l’umoristico. A diciotto anni Capuana entrò, per volere della famiglia,nella facoltà di Giurisprudenza del Siculorum Gymnasium di Catania. Durante gli anni dell’Università, però, più che agli studi giuridici,si dedicò allo studio degli scrittori classici e in particolare di Dante, Virgilio e Ariosto.Alla fine del 1859,Luigi Capuana riuscì a convincere la famiglia cheera inutile fargli studiare legge.Nel 1861 trasferitosi a Firenze, frequentò i salotti letterari diventando critico teatrale per il giornale «La Nazione»e approfondendo la sua cultura letteraria leggendo appassionatamente Balzac e Flaubert. A seguito della morte del padre e del peggioramento delle condizionieconomiche della famiglia, Luigi Capuano si trovò
nella necessità di avere un lavoro redditizio e, tornato a Mineo, dal 1870 cominciò a lavorare come ispettore scolastico. Rimase a Mineo fino al 1877ed in quegli anni, lavorò come editore, si occupò di fotografia, di incisione, di disegno, di ceramica, di
amministrazione comunale e intrecciò una relazine amorosa con una ragazza analfabeta. Da questa relazione nacquero parecchi figli, che finirono però tutti all’ospizio dei trovatelli di Caltagirone. Non era infatti pensabile a quell’epoca che un rispettabile borghese riconoscesse come suoi i figli nati dalla relazione con una donna di bassaestrazione sociale. Nel 1877 Capuana pubblicò il suo primo volume di novelle "Profili di Donna" e si trasferì a Milano, con l’incarico di critico letterario e teatrale al "Corriere della Sera" dando il via alperiodo più produttivo della sua attività di scrittore. Nel 1879 pubblicò il suo primo romanzo "Giacinta",
che divise opinione pubblica e critici. Da allora Capuana, incoraggiato dal Verga, continuò instancabilmente a scrivere, totalmente inserito nel verismo italiano. Negli anni seguenti Luigi Capuana visse bevemente a Roma per dirigere il giornale
letterario «Fanfulla della domenica», per tornare a Mineo dove fece il sindaco dal 1883 al 1888.Tornato ancora a Roma ne 1888 conobbe Emile Zola e Luigi Pirandello allora giovani scrittori che in seguito lo ricordarono come maestro, scrisse e pubblicò sei raccolte di novelle, tre romanzi, un lungo racconto per ragazzi, Scurpiddu, oltre a raccolte di saggi, fiabe e scritti di attualità. Lo
scrivere per Luigi Capuano,oltre che a rispondere ad un'esigenza artistica aveva la funzione di affrontare le difficoltà finanziarie che lo perseguitavano.Nel 1901 fu pubblicato il romanzo "Il Marchese di Roccaverdina", che ottenne un grosso sucesso di critica.Intanto aveva conosciuto Adelaide Bernardini, una giovane donna che aveva tentato di uccidersi.Dopo una convivenza durata molti anni, Capuana la sposò, nel 1908, a Catania, dove era andato ad insegnare lessicografia e stilistica
all’università e dove continuò ad insegnare fino al 1914,anno in cui fu messo a riposo.Capuana morì a Catania nel 1915
scrivere per Luigi Capuano,oltre che a rispondere ad un'esigenza artistica aveva la funzione di affrontare le difficoltà finanziarie che lo perseguitavano.Nel 1901 fu pubblicato il romanzo "Il Marchese di Roccaverdina", che ottenne un grosso sucesso di critica.Intanto aveva conosciuto Adelaide Bernardini, una giovane donna che aveva tentato di uccidersi.Dopo una convivenza durata molti anni, Capuana la sposò, nel 1908, a Catania, dove era andato ad insegnare lessicografia e stilistica
all’università e dove continuò ad insegnare fino al 1914,anno in cui fu messo a riposo.Capuana morì a Catania nel 1915
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