Nasce da genitori toscani
emigrati. Dopo gli studi liceali si trasferisce a Parigi,dove frequenta
l'università e conosce esponenti della cultura francese, come i pittori
Braque e Picasso, gli scrittori Apollinaire e Breton, ma incontra anche
alcuni scrittori italiani (Soffici,Palazzeschi,Savinio) che di Parigi
avevano fatto in quegli anni una seconda patria. Allo scoppio della
prima guerra mondiale,torna in Italia e si arruola come soldato semplice
combattendo in prima linea sul fronte del Carso. La vita di trincea è
una esperienza decisiva per il poeta e scopre compiutamente in
quei mesi la propria vocazione di scrittore. Negli anni successivi
aderisce al fascismo lavorando come addetto culturale alla ambasciata
italiana a Parigi,fa il corrispondente dei giornali "Il Popolo di
Italia" e "La Gazzetta del Popolo". Nel 1931 accetta la cattedra di
letteratura italiana all'università di San Paolo in Brasile. Lì nel 1939
una tragedia sconvolge la sua esistenza: la morte del figlio
Antonietto, di nove anni, in seguito ad un incidente. Tornato in
Italia,dal 1942 al 1958 insegna letteratura italiana all'università di
Roma, continua la sua attività di poeta e uomo di cultura. Muore a
Milano nel 1970. La poesia di Ungaretti è complessa e toccata da
molteplici influenze; col trascorrer del tempo,sempre più egli
attribuirà importanza al concetto di memoria, intesa nella sua accezione
individuale come in quella derivante dal patrimonio collettivo di
sapere cumulatosi nel corso delle epoche.
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