mercoledì 29 giugno 2016

Non dimentichiamo


Alle 23:48 del 29 giugno 2009, il treno merci Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di quattordici carri cisterna contenenti GPL, deragliò per cause probabilmente legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascinò fuori dai binari altri quattro carri. Dal primo carro, la cui cisterna venne perforata da un elemento dell'infrastruttura, fuoruscì il GPL che saturò presto l'aria circostante incendiandosi repentinamente alla prima possibilità d'innesco. I danni furono immediati e 11 persone persero la vita in pochi minuti, investite dalle fiamme o travolte dal crollo degli edifici; altre due persone vennero stroncate da infarto e decine rimasero ferite; di esse molte riportarono gravissime ustioni e la maggior parte morì, anche a distanza di diverse settimane dall'evento. I due macchinisti rimasero indenni in quanto dopo aver dato frenatura al convoglio si misero in salvo dietro ad un muro che li riparò dalla fiammata del gas innescato. Alcune abitazioni furono poi abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili o per costi di riparazione superiori ad una ricostruzione ex novo. Nei giorni successivi fu inoltre abbattuto anche lo storico sovrappasso ("La Passerella") per i gravi danni strutturali riportati a causa dello stress termico.In totale si contarono 31 morti e 25 feriti. I funerali di Stato ai quali parteciparono almeno 30.000 persone si tennero il 7 luglio allo Stadio Torquato Bresciani per 15 vittime, altri 7 ebbero le esequie con rito islamico in Marocco.

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