lunedì 30 novembre 2015

Pensa e ripensa

Pensa e ripensa
Dopo tante traversie, le quali mi hanno lasciato nel cuore
 cicatrici profonde dalla nascita ad oggi, 
non sapevo più dare un senso alla mia vita,
pensavo di essermi persa.
Camminavo a testa bassa, con il  cuore triste.
Pensa e ripensa, mi sono detta che non può esistere solo il buio.
Ho cominciato piano, piano, ad aprirmi  al mondo ...
Questo mi ha acceso una piccola luce di speranza.
Poi ho trovato te Amico mio e ho avuto tante risposte
che via, via,  hanno illuminato il mio cammino.
Adesso ho altri orizzonti e la tua mano che stringe la mia.

Lucia.

domenica 29 novembre 2015

L'angelo blu.il 1° Angelo dell'AVVENTO


 
L'angelo blu.
Durante la prima settimana un grande angelo

discende dal cielo per invitare gli uomini
a prepararsi per il Natale.
E' vestito con un grande mantello blu,
intessuto di silenzio e di pace.
Il blu del suo mantello rappresenta appunto

il silenzio e il raccoglimento.

sabato 28 novembre 2015

A Novembre

Novembre

Novembre, che mese tremendo,
ci avvicini al gelo d'inverno!
Il primo siam tutti festanti
perchè onoriam tutti i santi.
Il due siam seri e assorti
ci riporti i ricordi dei morti.
Decidi che cosa vuoi fare!
La neve non devi portare.
Atterri le foglie ingiallite
che il vento disperde sfinite.
Sei un mese che non mi piace
almeno portassi la pace.
Lo so che siamo cattivi
ma di tuo ci rendi negativi.
Ti prego fai presto a passare
almeno arriva Natale.

Lucia

giovedì 26 novembre 2015

La magia del n°


Nel terzo secolo d.C.durante la persecuzione dell'Imeratore Decio, 7 giovani nobili di Efeso, furono murati in una caverna dove avevano trovato rifugio. La stessa leggenda vuole che cadessero in un profondo sonno dal quale si sarebbero risvegliati dopo 187 anni sotto  il regno di Teodosio ||. Riscontrato  l'atto miracoloso fu eretto, sul luogo del risveglio, un santuario che ebbe molta importanza durante tutto il Medioevo. L'episodio è certamente inverosimile e si ritiene che sia improntato alla credenza popolare dei tempi andati che lo vede legato alla magia del n°7.
Il 7 è sempre stato ritenuto pieno di misteriose virtù, in tutte le religioni, sia antiche che  attuali. Ecco alcuni esempi:
I sette savi dell'antica Grecia.
I sette re di Roma.
Le sette meraviglie del mondo.
I sette colli di Roma.
I sette colori dell'iride.
Le sette note musicali.
I sette giorni della settimana.
I sette veli di Salomè.
Le sette teste dell'Idra.
E non dimentichiamo il coimandamento di Cristo di perdonare sette volte sette.
web.

Di te novembre amo............


Di te novembre amo

Di te novembre amo il debole sole
che a stento s'incunea
tra i filari denudati
e grondanti nostalgie
di festeggiate vendemmie.
Di te amo il tiepido vento
che filtra tra le fronde degli agrumeti,
intriganti e complici ad ingrossare spicchi,
come turiboli di liquido sorriso
della dea Cerere.
Amo la zolla rorida di brina
che al mattino s'imbeve
come biscotto dorato nel tiepido
raggio affacciato
tra le balaustre del giorno.
Di te amo il profumo del castagneto,
il suono dei passi sul tappeto
di foglie porporine
che ridono scricchiolando
come fossero fanciulle sbarazzine.
Di te talvolta amo
quel sole gagliardo, vetusto e generoso
quasi fosse un vegliardo
che ama sostare pensoso
sul suo affabulante limitare,
e rimirasi intorno
in cerca di qualcosa da stupire,
in cerca di qualcuno da scaldare.

Anna Marinelli

mercoledì 25 novembre 2015

Mi manca il SOLE.........


Il sole e il suo viaggio giornaliero.
Nei cieli è fissata la sua dimora.
Esce come uno sposo dalla stanza nuziale,
come un campione si getta felice nella corsa.
Sorge da una estremità del cielo
e gira fino al suo estremo:
nulla sfugge al suo calore.
Web
E noi! Siamo riconoscenti al Sole?
e a tutta la natura che abbiamo intorno?
Oppure facciamo di tutto per distruggere ciò che c'è di bello in questo mondo.
Ognuno cerchi di essere una goccia di bontà o gentilezza per far crescere un rigagnolo di acqua argentino, ogni goccia che si aggiungerà lo farà diventare un ruscello,poi un fiume. Il fiume si sa che arriva al mare e l'acqua
sarà piena delle nostre goccioline di bontà.I pesci sentiranno l'acqua carica d'Amore prenderanno energia positiva e nuoteranno più felici fra i flutti.
Non ci dimentichiamo mai che ognuno di noi ha un compito. Ogni essere vivente è un'anello della catena del mondo. Più Amore metteremo,
più il mondo risargirà le sue ferite velocemente e noi vivremo meglio.

Lucia.

martedì 24 novembre 2015

Che cosa accade con la Luna piena?

 

Nascono più bambini? Si dorme male? Si perde la ragione? I miti della Luna piena spiegati (o sfatati) dalla scienza.

Nascono più bambini? No. Eppure è una credenza diffusa nei reparti di maternità: con la Luna piena si partoriscono più figli rispetto alla media. La spiegazione che viene proposta è che, proprio come accade per mari e oceani, l’attrazione gravitazionale della Luna influisca anche su alcuni aspetti della vita degli umani... Il nostro corpo non è formato forse in gran parte d’acqua?

Ma si tratta di una bufala, e per diversi motivi. In primo luogo, l’effetto della Luna sull’acqua della Terra sembra grande, ma non lo è. Nella maggior parte dei laghi, per esempio, la differenza tra alta e bassa marea è troppo piccola perché possa essere rilevata. Le maree, inoltre, non dipendono dalle fasi lunari, ma dalla distanza tra il nostro pianeta e il suo satellite, e la Luna piena non si verifica soltanto nelle notti in cui è più vicina alla Terra.

In ogni caso gli studi statistici dimostrano, con i numeri, che con la Luna piena nascono tanti bambini quanti ne nascono con altre fasi lunari.

Si diventa un po' Pazzi? No. Anche se lunatic, parola inglese per “folle”, deriva dal latino Luna. E infatti, nel 1800, gli avvocati inglesi potevano chiedere l’assoluzione dei propri clienti se riuscivano a mettere in relazione i loro crimini “by reason of the full Moon”, cioè con l’influenza della Luna piena.

Tuttavia diversi studi hanno ormai dimostrato che il nostro satellite non ha alcun potere sull’insorgere di problemi psichiatrici. I ricercatori della Mayo Medical School, nel Minnesota, per esempio, hanno esaminato le cartelle cliniche dei pazienti che tra il 1997 e il 2001 sono stati ricoverati d’urgenza durante la notte al reparto psichiatrico della Mayo Clinic, mettendo in relazione i loro dati con le varie fasi lunari. Qual è stato l’esito della ricerca? Che si tratti di una Luna piena o no, si può impazzire allo stesso modo.

Porta sfortuna? La Luna piena è pericolosa... Così affermavano i ricercatori della California School of Professional Psychology nel 1982. Dicevano che durante la Luna piena si verificano più incidenti rispetto al resto del mese. Ma la ricerca si è rivelata priva di senso. Per puro caso, durante il lungo periodo preso in esame la Luna piena era relativamente frequente nei fine settimana, e in America la maggior parte degli incidenti stradali avviene appunto nei fine settimana. Così l’impatto del weekend ha gonfiato i numeri. In altri studi non è stata trovata alcuna relazione. Nel 1990, ricercatori dell’università del Saskatchewan, in Canada, hanno preso in esame 634 incidenti in tutto il mondo e le fasi della Luna. Non è stata trovata alcuna correlazione.

 Si dorme male? Non tutto quello che si dice a proposito della Luna piena è una favola. Nel 2013, è stata pubblicata una ricerca dell’università di Basilea nella quale si dimostra che si dorme peggio poco prima, durante e poco dopo la fase di Luna piena. Per il loro studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati di una ricerca del 2002 svolta su 33 soggetti, confrontandoli con quelli attuali delle stesse persone. Alcuni di loro avevano dormito male nelle notti di luna piena: esaminati, si è visto che avevano in corpo meno melatonina, l’ormone che favorisce il sonno, rispetto al resto del mese. Risultato: in media impiegavano 5 minuti in più ad addormentarsi e in totale dormivano mediamente 20 minuti in meno. Il mattino seguente davano un giudizio sulla qualità del sonno inferiore. 
Web 

Lasciamoci andare....



 
Lasciamoci andare, viviamo con più leggerezza, prendiamoci meno sul serio e scherziamo e giochiamo di più. Gli antichi insegnavano il "Ricordo di se"​ cioè, durante la giornata, riportare l'attenzione su ciò che stiamo facendo per far vivere la mente nell'attimo presente. Se lo facciamo ci accorgeremo che è difficile mantenere l'attenzione sul momento presente perchè la mente comunque scappa, ripensa a ieri, progetta il domani, mischia le immagini e fa affiorare ricordi, il tutto contemporaneamente e così l'unico momento che non viviamo con consapevolezza è proprio l'attimo presente. Eppure essere presenti a sè stessi è una grande vittoria: significa vivere consapevolmente
Abbiamo mai pensato di metterci a dieta dai pensieri negativi? Eh, lo so, è dura, come mettersi a dieta con il cibo, ma certamente tutto il nostro organismo reagirà bene se lo disintossichiamo da tutte le negatività, invidie, dissapori, litigi, critiche. Apriamo la porta alla positività che non è fare del buonismo, ma osservare con nuovi occhi, ascoltare con nuove orecchie, assaporare e gustare con nuovi sensi.
Forza, proviamo a osservare il mondo da una prospettiva diversa, più allegra, e, passando, benediciamo tutto e tutti dentro di noi. Chissà...magari scopriremo che qualcuno ci sorride...perchè è sulla nostra stessa lunghezza d'onda....

web

domenica 22 novembre 2015

Dare Consigli

Una giovane donna rimasta vedova, viveva con il suo unico figlio al quale dedicava tutta la sua vita. Desiderava che questo suo figlio  diventasse un uomo importante, ma era molto preoccupata perché il ragazzo amava moltissimo mangiare dolci ed ogni tipo di cibo spazzatura.

Aveva fatto e tentato di tutto per far smettere a suo figlio, questo comportamento non salutare; cercò aiuto dappertutto, medici, insegnanti e persino preti ma, niente…il suo ragazzo restava assolutamente indifferente ai tanti consigli ricevuti di volta in volta continuando a mangiare dolci e porcherie, in gran quantità.
In fondo, era il suo unico figlio…così alla fine, esausta, la madre si rassegnò decidendo di dare al figlio tutto ciò che voleva per evitare che non mangiasse più niente.

La situazione però, era molto critica poiché i cibi che quel ragazzo mangiava, non erano per nulla sani, non lo nutrivano correttamente e gli avrebbero creato in seguito gravi problemi di salute.

 Un mistico nel suo girovagare era passato dal villaggio e la donna pensò che fosse per lei, un’ottima occasione: quell’uomo aveva intorno a sé un’aurea così intensa e potente che forse, l’avrebbe potuta aiutare a far cambiare quella stupida mentalità e le malsane abitudini di quel suo figlio testardo.

Per questa madre preoccupata ed ossessionata, era ormai diventata un’abitudine, portare suo figlio, anche contro la sua volontà, da chiunque pensava poterlo aiutare; per il figlio, invece, ogni volta era una grande umiliazione sottoporsi a critiche, giudizi e conseguenti consigli per lui assolutamente inaccettabili, improponibili ed inutili che non facevano altro che diminuire sempre più la sua autostima.

Seppur recalcitrante, il ragazzo fu costretto a seguire la madre che, incontrato e fermato il mistico  gli spiegò tutta la sua situazione. Il maestro  guardò attentamente il ragazzo, ascoltò la madre preoccupata e le rispose: “ Mi devi perdonare, ma al momento non posso proprio dire neanche una parola a tuo figlio, sono vecchio e ci vorranno come minimo due settimane, prima che io possa dirgli qualcosa.”

La donna, a quelle parole rimase sconcertata…chiunque, anche il più idiota era sempre stato pronto a dare dei consigli e non poteva credere che, un grande mistico, seguito da migliaia di persone, si limitava a dire che non poteva dare al momento nessun consiglio e che avrebbe dovuto dargli almeno due settimane..!

Per la prima volta invece, il ragazzo si sentì rispettato, accettato e riconosciuto nella sua dignità di essere umano: non era stato condannato a priori…si rese conto che quel vecchio aveva veramente preso a cuore il suo caso e voleva dargli un consiglio che avesse sostanza e che, proprio per questo motivo aveva bisogno come minimo di due settimane.

Dopo due settimane, madre e figlio si prepararono a tornare dal Maestro , ma questa volta il ragazzino era felicissimo d’incontrarlo, aveva contato i giorni con ansia per poterlo rivedere e, rivolto a sua madre disse: “ Non vedo l’ora di rivedere il Maestro, è un uomo completamente diverso da tutti gli altri che mi hai sempre costretto ad incontrare”.

La madre stupefatta, non riusciva a comprendere questo cambio di atteggiamento di suo figlio e tutto il suo desiderio di rivedere quel vecchio uomo.

Il grande giorno arrivò e all’alba il ragazzino si lavò, si cambiò i vestiti e si preparò velocemente quando sua madre guardandolo gli chiese: “ Ma…che fretta hai? “ E lui rispose: “ Voglio incontrare subito quell’uomo…è il solo che ho sentito nel mio cuore, davvero capace di rispettare il prossimo! “

Madre e figlio andarono e la donna fu la prima a parlare al mistico :” Prima di passare a mio figlio, voglio sapere come mai ti ci sono volute due settimane…è forse un problema metafisico così complesso? “

Il mistico le rispose : “ Se il problema fosse stato metafisico, avrei risposto immediatamente, ma qui si tratta invece di un problema esistenziale. Io ho settant’anni, tuo figlio ne ha solo sette…ho vissuto dieci volte di più, eppure mi piacciono ancora i dolci e, fino a quando a me piacerà mangiare dolci, non potrò mai dire nulla a lui; in queste due settimane ho tentato di non mangiarne ed osservare cosa succede…pertanto, il mio consiglio si fonda sulla mia esperienza e non sulla semplice opinione comune che i “dolci non fanno bene “. Forse è vero, ma se non riesco a smettere di mangiarne io, che ho settant’anni, come ci si può aspettare che un ragazzino di sette anni ci riesca…quindi non posso dargli nessun consiglio! “

Il ragazzo era stracontento e colpitissimo : un uomo di quell’età, si era inflitto, per lui, delle privazioni per due settimane? Da non credere!

Poi il vecchio guardò il ragazzo e disse: “ Figliolo è molto difficile, sono riuscito a non mangiare più dolci e non ne mangerò più per il resto della mia vita…ma consigliarlo a te, m’imbarazza un po’…sei così giovane! Se ti piacciono così tanto, sarà difficilissimo per te smettere ed importi questa idea sarebbe violenza, una violenza nei confronti dei tuoi diritti in quanto individuo. Pertanto, posso solo dirti che fa bene ed è più salutare non mangiare troppi dolci e cibi spazzatura…ma è difficilissimo, è una sfida e solo tu puoi scegliere di accettarla o no. Io ho smesso per il resto della mia vita e solo ora ho l’autorità per dirti che anche tu puoi smettere, di certo però ti ricordo che è una cosa difficilissima, sei pronto ad accettare questa sfida, quest’avventura? “.

Il ragazzino guardò il mistico  dritto negli occhi e rispose : “ Li abbandono in questo preciso momento e per il resto della mia vita; se ci sei riuscito tu, perché mai non posso farcela io? E tu sei così vecchio, io invece sono così giovane, tu ti indebolisci, io invece mi rafforzo! Si, posso accettare questa sfida e la cosa non mi preoccupa affatto! “.

La madre stentava a credere a ciò che stava accadendo…era un vero miracolo! Praticamente adesso la situazione si era invertita ed era suo figlio che stava convincendo il vecchio mistico di essere in grado di farcela.

Il vecchio  accarezzando la testa del ragazzino gli disse concludendo : “ Ho la sensazione che anche tu, ci debba pensare su, per almeno due settimane…puoi provarci! “

Il ragazzino gli rispose: “ No, smetto seduta stante, qui ed ora alla tua presenza…e con la tua benedizione!.”

Dare consigli agli altri è una sorta di umiliazione, è come dire:  “ Io so mentre tu non sai. Io sono la guida e tu devi farti guidare. Io sono l’insegnante e tu l’allievo. “ Questa è pur sempre una forma di piacere egoistico, il cui prezzo però è l’umiliazione dell’altro.Ma tutti noi abbiamo qualche volta bisogno di essere consigliati e il modo migliore è quello di rivolgerci a chi ha vissuto il problema in prima persona

Sono sicura che questo racconto ti sia piaciuto e ti faccia riflettere sul profondo ed illuminante significato che in esso è racchiuso e che può essere seguito ed adattato alle innumerevoli sfide che la vita riserva ogni giorno a tutti,  bambini, adolescenti ed adulti.

                                                                                                                         Angela Teresa Lopez

PS. io è da quando ho l'intelletto che mi sento dire del mio difetto di nascita e ora del mio brutto male (che spero sconfitto):- Eh che vuoi che sia .....c'è di peggio, da piccola mi prendevano solo in giro (non faccio colpe a nessuno , erano i tempi) adesso  per essermi fatta la chemio ..eh dai!!! tirati sù c'è chi sta peggio!!!!. Credete che non ne sia consapevole??? andare a farsi la chemio si vedono cose terribili tutte peggio delle tua. Però il Prof , il dott e le varie dott.sse dell'oncologia , la prima cosa che mi hanno chiesto è stato:- come va in casa è coccolata?. Non sto a dire il caso personale , ma  è facile dire dai forza sù e non capire invece che abbiamo bisogno di comprensione  di sentirci dire :- hai ragione a star male , ma dai piano ,piano  finirà  fatti coraggio conta su di me , chiamami quando vuoi , quando hai bisogno di sfogarti ed essere capita.  Questo non serve solo per il male serve anche per i problemi quotidiani che capitano ogni giorno, mentre le persone che ti ascoltano ti rispondono:_ e allora cosa dovrei dire io e giù sciorinano magari cose banali che non hanno niente a che vedere . Allora succede che ti chiudi in te stessa e non chiedi più aiuto a nessuno.
Lucia.

sabato 21 novembre 2015

La leggenda del golfo degli Angeli

La leggenda del golfo degli Angeli


Il golfo di Cagliari è noto anche come il golfo degli Angeli. Si narra che, gli Angeli, nei tempi lontani, chiesero a Dio un dono. Dio rispose che avrebbe dato loro in dono una terra dove gli uomini si amavano,si rispettavano, vivevano felici. "So che esiste questa terra; cercatela, trovatela e sarà vostra" aveva detto loro.
Gli Angeli obbedirono; scesero dal cielo e si sparsero sulla terra. Ma ovunque trovarono cattiverie, guerre odi. Stavano per ritornare, tristi, da Dio Padre, quando il loro sguardo cadde su una grande isola verde circondata da un mare tranquillo. Gli angeli si avvicinarono rapidamente: non rumore di guerre e di distruzioni, non colonne di fumo si alzavano dalle colline fonte ove brucavano grandi greggi. E gli uomini aravano i campi non chiusi da segni di proprietà. Quei primi abitatori della Sardegna, ignari delle ricchezze della loro terra, discendenti da eroi che avevano fuggito la tirranide e l'ingiustizia, trascorrevano la loro vita in semplicità, contenti della pace e della bellezza dei luoghi.
Gli Angeli salirono felici in cielo. Riferirono al Signore ciò che avevano visto e Iddio mantenne la promessa. Gli Angeli, quindi, ridiscesero ancora sull'isola e rimasero s.pecialmente incantati davanti al grande golfo che si apriva, come un immenso fiore turchese, all'estremo limite meridionale della loro terra. Decisero dunque di stabilirsi lì: in quell'arco di mare così azzurro e bello che ricordava il Paradiso. Presto, però, Lucifero, invidioso di quegli Angeli felici, cercò di seminare, fra di essi, lotte e discordie, e siccome non vi riuscì tentò di scacciare gli Angeli da quel loro secondo Paradiso. Lottarono a lungo le forze del Bene e quelle del Male sulle scatenate acque del golfo. Ed ecco che alla fine,, tra il lampeggiare delle folgori del demonio si levò il alto la spada scintillante dell'Arcangelo Gabriele.
Fu il segno decisivo della vittoria, Lucifero stesso fu sbalzato dal suo cavallo nero, dalle narici di fuoco. Allora prese la sella e, in un impeto di collera violenta, la lanciò nel golfo, formando un promontorio che poi venne chiamato "La sella del Diavolo". Sotto di esso, trovarono dapprima rifugio le pacifiche navi fenicie, poi quelle da guerra dei Cartaginesi. Poi quelle dei Romani, dei vandali e dei Bizantini. In seguito quelle dei Pisani, dei genovesi e degli Spagnoli. Ed infine quelle degli Inglesi, dei Francesi e degli Americani. Così, oggi, gli angeli se ne sono andati dal loro golfo incantato e lo guardano dall'alto, discendendovi, talvolta, lievi e silenziosi, all'ora del tramonto, quando il cielo si colora d'oro e di porpora

martedì 17 novembre 2015

Amor mio.

Amor mio

Ci ha diviso sempre un velo
non sei mai stato  mio.
Adesso che sei salito al cielo
sii felice accanto a Dio

C'è stato un velo di rispetto
pieno di educazione.
Di sogni fatti a letto
ma solo immaginazione.

Spero tanto tu sia felice
io invece non lo sono.
Il cuore mio mi dice
che tu sei stato un dono.

Un dono pieno di parole
e quelle io cercavo,
mi bastavan quelle sole
 quelle da te  volevo.

Un giorno all'improvviso
mi hai lasciata smarrita
le  lacrime sul mio viso
lavavano la mia vita.

Son passati anni
mai ti scorderò
insieme ai miei affanni
sempre a te penserò.

Lucia

lunedì 16 novembre 2015

Vivi figlio.......


Vivi la tua vita Figlio, non aver paura, non fermarti sulle delusioni e sulle difficoltà. Vai avanti... noi saremo accanto a te sempre. Ti sorreggereremo quando le difficoltà della vita saranno come un mare in tempesta. Quando gioisci sorrideremo con te, quando ti sentirai solo rivolgi a noi il tuo pensiero e ti sussurrerermo... "Trova la forza che è in te" e tutto andrà bene.
Mamma e Papà

mercoledì 11 novembre 2015

Amica/ o



Amica/o ascolta bene,
non smetter di sognare
perché i sogni sono le ali per volare.
Se vuoi porta qualcuno in viaggio
ma a nessuno dai modo
di potertele spezzare.
Accetta le sconfitte,
l’invidia e l’impotenza
di chi osserva
e perde il tempo a giudicare
e abbi sempre la coscienza,
la pazienza, la prudenza.
E ricordati che è sempre meglio dare…

Web

lunedì 9 novembre 2015

Ma dove stiamo andando?????


Ma dove stiamo andando?????
Care Amiche  e Amici, non è rivolto a voi ma in generale.....ora vi racconto.
Sono stata assente per problemi abbastanza gravi di salute, per il momento (anche se ho ancora effetti collaterali della chemio) sto meglio e  ho ripreso un po' il mio ritmo di nonna.
Marco ha una bimba di 4 anni ma la vedo una volta all'anno di persona e altrimenti su Skipe. Mia figlia  Marinella ha tre bambini, il marito avendo una trattoria tipica toscana a casa non c'è molto ma il lavoro è lavoro. Per fortuna  mia figlia ha i suoceri che si prestano molto, ma i bambini oggigiorno  fanno tante cose oltre allo sport 2 volte la settimana.  Anisia essendo in terza elementare ha cominciato il catechismo  e mia figlia si è offerta ad aiutare i catechisti. Alloratocca  ai nonni prendi  quello e porta l'altro a judo etc etc (come i nonni sanno).
Dove stiamo andando????? è perchè accompagnando Anisia a pollavvolo ho notato  ancora di più una cosa di cui mi ero accorta. Arrivai al palazzetto negli spogliatoi e c'era già un nonno seduto fuori  a testa bassa con lo SMAARTPHONE facendo quello che voleva. Dovendo aspettare  Anisia un'ora  uscii e andai una mezzoretta in un negozio vicino e poi tornai e mi misi dove si vede giocare. Alla porta incontrai una mamma che conoscevo, mi salutò e poi si rimise con il suddetto cell di nuova generazione. Sulle gradinate eravamo una 15ina fra nonni e genitori  più di 10 avevano il suddetto apparecchio alcuni chiacchieravano io che non conoscevo nessuno mi misi a fare le parole crociate, Giunse l'ora della fine dello sport e come gli altri andai verso gli spogliatoi ad attendere i bambini..........quel nonno di cui vi ho parlato all'inizio era ancora lì col capo chino sul telefonino.

Presi Anisia e la riportai a casa  e a mia figlia (che anche lei è una di quelli  che ho gli telefonano, ho gli arrivano messaggi o ha da cercare qualcosa , anche lei che è molto brava lo ha sempre per le mani o all'orecchio)  Io lasciando la bambina le dissi : Marinella ma ti domandi mai i tuoi figli cosa faranno in futuro? Perchè mamma?  Ebbene figlia mia  quando io ti portavo a ginnastica artistica o in piscina,( allora ero una mamma ), ma mi portavoi l'uncinetto e le altre nonne o mamme , chi ricamava, chi faceva la maglia chi leggeva e chi chiecchierava con gli altri. Adesso  non parlate più se non attraverso al cell o messaggi che arrivano ogni minuto. Mi rispose : hai ragione mamma ma se non lo hai anche con la scuola sei tagliata fuori tutto va avanti a forza di smartphone.
Vi sarò sembrata assurda o fuori moda ma a me è un mondo che non piace  e non solo per questo.
Edoardo che stà di fronte a me  fa la prima media , gli hanno fatto comprare il tablet a spese proprie ed hanno la lavagna elettronica............io mi domando ma il cervello ci hanno sempre detto che ne usavamo una piccola parte.
La domanda sorge spontanea, e loro quanto ne adoperano??????

Lucia.

domenica 8 novembre 2015

Se........


foto di Marilla. 
"se basta una parola non fare un discorso
se basta un gesto non dire una parola
se basta un silenzio non fare un gesto"

lunedì 2 novembre 2015

Sorella Morte

 

 Non importa dove si scavi la mia fossa;
tanto più in profondo
che non mi giunga mai l'eco del mondo.

Sia sempre spoglia;
non un lume, non un fiore.
E' tanto grande il cielo
che nascerà da se uno stelo.
Solo un nome, semmai
la data del giorno santo che mi addormentai.

Curio Cenni
 
Questo è un poeta sconosciuto. Si chiamava Curio
Cenni, era del mio paese, dopo il servizio militare
e vissuto  infermo  a  letto fino a che è morto, nell
1941 all'età di 38 anni si è spento.Da queste parole
si capisce  il  tormento  della  sua  esistenza.
Luba

domenica 1 novembre 2015

Acrostico di Novembre


NOVEMBRE
Nuovi
Ombrelli
Volteggiano
Elegantemente
Mentre
Brontola e
Rumoreggia
Eolo
 
Luba