giovedì 2 giugno 2016

Così pregano gli anziani

 
 Beati quelli che rispettano i miei piedi  zoppi e le mie mani paralizzate.

 Beati quelli che comprendono lo sforzo che le mie orecchie devono compiere per intendere le loro parole.

 Beati quelli che si accorgono della mia vista indebolita e del mio pensiero che si forma al rallentatore.

 Beati quelli che con un amabile sorriso, mi fanno dono del loro tempo per conversare con me.

 Beati quelli che non mi dicono:"Mi avete già raccontato questa storia".

 Beati quelli che mi consentono di evocare e gioire nel ricordo dei tempi passati.
 
 Beati quelli che mi richiamano al pensiero che un giorno sono stato anch´io giovane,che sono stato amato e stimato e mi consolano,assicurandomi di non essere abbandonato.

 Beati quelli che con bontà, danno sollievo ai giorni che mi separano dal mio arrivo nella casa del" Padre" dei cieli.
 
Amen

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