giovedì 25 febbraio 2016

Renzo Pezzani

 Renzo Pezzani


Parma  1898/ Castiglione Torinese 1951

Nacque a Parma nel 1898, si diplomò maestro ed insegnò finchè l’avvento  del  fascismo non lo indusse a lasciare la scuola per trasferirsi a Torino, nel  1926, a dirigere l’ufficio stampa  della  Società Editrice  Internazionale. Pezzani si inserì  nella  vita culturale torinese con la sua affascinante personalità e  la  sua  intraprendenza operativa. Presso la SEI Pezzani pubblicò opere di poesia e prosa, per ragazzi e per adulti. Compose opere di poesia come  Angeli verdi ( che anticipò di svariati lustri l’interesse per l’ecologia e le piante ) e  Il sogno  di un piccolo re; opere  in prosa come Credere, (che vinse il premio Pallanza), La casa  del padre e  Il   viatico   nella  tempesta.  La  vocazione  di  maestro indusse  Pezzani  a  scrivere due serie di cinque volumetti di  letture per bambini delle scuole elementari  Cose della vita e Focovivo che negli anni 1943/50 diventarono la  più diffusa  lettura  per  le  scuole  elementari. Nel  1943  con Giusto Gervasutti fondò la casa editrice Il Verdone. Pubblicò poche ma  valide  opere  tra  le  quali  Scalate  sulle Alpi, autobiografico del Gervasutti e una raccolta antologica di poesie piemontesi intitolata Parnas Piemonteis. Nel 1945 Pezzani fondò una nuova casa editrice Edizioni  Palatine che pubblicò alcuni suoi libri di poesie e un libro  di saggi critici  sulla  musica di  Ildebrando  Pizzetti. Le rendite di Focovivo  permisero  a  Pezzani  di  arredare riccamente una grande villa in via Santa Giulia  organizzandovi fastosi e mecenateschi  ricevimenti. Nello stesso periodo comprò un' imponente  villa  settecentesca a Castiglione Torinese dove si ritirava a scrivere. Nel 1948 però la situazione  economica  del  Pezzani precipitò. Fu costretto a vendere  la  villa  di  via  Santa  Giulia  per poi ritirarsi con la madre nella villa di Castiglione. Ben presto la salute peggiorò  e  minato  nel  fisico  morì il 14 luglio 1951 a Castiglione Torinese. Aveva  appena  terminato  la raccolta di poesie  Bellissimi  dolori, che  rappresenta  il  suo testamento spirituale. Benché Pezzani avesse sognato talvolta un ritorno  a  Parma (egli amava  la  sua  città soprattutto nel  ricordo e l’aveva  vissuta in poesia, con i suoi struggenti versi in dialetto parmigiano) fu Torino che gli diede fama e ricchezza, e Castiglione fu  il luogo che egli considerò  ideale per «fare poesia». Infatti molti dei suoi  versi  più belli e significativi nacquero nella villa sul colle di  Castiglione,il  luogo del suo tormentato esilio di poeta."

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