martedì 2 agosto 2016

La verità degli Apocrifi.



"I Vangeli apocrifi " contengono anche verità storiche:se vogliamo trovare dove si parla di Anna,la madre di Maria, e  il  padre  della  Vergine, Gioacchino, invano sfoglieremo le pagine dei vangeli canoninci.Così  se  si  volesse  dimostrare  che  Gesù è nato in una grotta,riscaldato dall'alito di un bue e di un asino; che  i  Magi  erano re iranici; che Longino era il nome del soldato romano che colpì con un colpo di lancia il costato di Gesù crocifisso; che Veronica era una donna di  Gerusalemme  che  ha deterso il volto di Gesù mentre  saliva il Golgota, ricevendone in cambio una sua immagine sul lino, invano si cercherebbe un fondamento di tutti questi dati nei quattro Vangeli. " Queste  e  altre notizie sono infatti reperibili solo in quella vasta letteratura dei primi secoli cristiani catalogata   col  termine   greco  di   apocrifi, cioè ( libri ) nascosti", che la Chiesa contrappone ai libri canonici e  ispirati  dal  Nuovo Testamento ", scrive  il biblista Gianfranco Ravasi. Da  questo  catalogo o "canone" furono esclusi molti scritti, alcuni  decisamente antichi ( del I° II° secolo ): pensiamo,  ad   esempio,  al   prezioso   Vangelo  di Tommaso, oppure  il  Vangelo  di Pietro, il più antico racconto non canonico  della  passione  di  Cristo; o ancora il cosiddetto Protovangelo di Giacomo che si interessa della nascita, dell'adolescenza e del matrimonio di Maria. Scritti un pò romanzati sono fioriti spesso nel terreno fertile della pietà  popolare e non mancano di riflettere  la  devozione  o  la fantasia dell'ambito ecclesiale da cui  provengono. Gli  Apocrifi  con  le  loro  notizie vere o presunte hanno esercitato,comunque,un forte riflusso nella storia  dell' arte  cristiana e nella stessa liturgia. In essi emerge la  vita della  Chiesa dei primi secoli  e  la  consapevolezza  della partecipazione di Maria al mistero di DIO.
Don Angelo Viganò

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