venerdì 12 agosto 2016

Gillo Dorfles 106 anni di genialità

Angelo Dorfles, detto Gillo
(Trieste, 12 aprile 1910),
è un critico d'arte, pittore e filosofo italiano.
Nato a Trieste nell'allora Austria-Ungheria da padre goriziano e madre genovese, è laureato in medicina, con specializzazione in psichiatria. Parallelamente agli studi in ambito medico, sin dai primi anni trenta si dedica allo studio della pittura, dell'estetica e in generale delle arti. La conoscenza dell'antroposofia  acquisita a partire dal 1934 grazie alla partecipazione a un ciclo di conferenze, orienta la sua arte pittorica verso il misticismo, denotando una vicinanza più ai temi dominanti dell'area mitteleuropea che a quelli propri della pittura italiana coeva. Professore di estetica presso le università di Milano, di Cagliari e di Trieste, nel 1948 fondò, insieme ad altri il Movimento per l'arte concreta. Per tutti gli anni cinquanta prende parte a numerose mostre del MAC, in Italia e all'estero: espone i suoi dipinti a Milano nel 1949 e nel 1950 e in numerose collettive, tra le quali la mostra del 1951, l'esposizione itinerante in Cile e Argentina nel 1952, e la grande mostra "Esperimenti di sintesi delle arti", svoltasi nel 1955 sempre a Milano. Nel 1954 risulta componente di una sezione italiana del gruppo ESPACE. Nel 1956 diede il suo contributo alla realizzazione dell'Associazione per il disegno industriale. Si dedicò quindi in maniera pressoché esclusiva all'attività critica sino a metà degli anni ottanta. Solo nel 1986, tornò a rendere pubblica la propria produzione pittorica, che ha coltivato anche negli anni successivi. Considerevole è stato il suo contributo allo sviluppo dell'estetica italiana del dopoguerra. Nelle sue indagini critiche sull'arte contemporanea Dorfles si è sovente soffermato ad analizzare l'aspetto socio-antropologico dei fenomeni estetici e culturali, facendo ricorso anche agli strumenti della linguistica. È autore di numerose monografie su artisti di varie epoche, ha inoltre pubblicato due volumi dedicati all'architettura e un famoso saggio sul disegno industriale 1963. Dorfles è il primo, già nel 1951, a vedere tendenze barocche nell'arte moderna. Nel 1995 contribuisce al Manifesto dell'antilibro, presentato ad Acquasanta in provincia di Genova, in cui esprime la valenza artistica e comunicativa dell'editoria di qualità e il ruolo del lettore come artista. Il 20 settembre 2003 è presente alla presentazione del libro Materia Immateriale, biografia di Claudio Costa, di cui Dorfles ha scritto la prefazione. Nel 2009 pubblica un inedito d'eccezione: Arte e comunicazione, in cui mette la teoria alla prova con alcune applicazioni concrete particolarmente rilevanti e problematiche come il cinema, la fotografia, l'architettura. Il 24 marzo 2010 è uscito Irritazioni - Un'analisi del costume contemporaneo con la sua ironia Dorfles ha raccolto le prove della sua inconciliabilità con i tempi che corrono. Nel libro c'è una critica sarcastica e corrosiva all'attuale iperconsumismo. Nel settembre 2010, pubblica 99+1 risposte di Gillo Dorfles. Un'intervista "lunga un secolo" con la quale il critico ripercorre la sua vita e alcuni incontri d'eccezione. I riconoscimenti ricevuti sono innumerevoli. È accademico onorario di Brera e Albertina di Torino, membro dell'Accademia del Disegno di Città del Messico, Fellow della World Academy of Art and Science, dottore honoris causa del Politecnico di Milano e dell'Università Autonoma di Città del Messico. Nell'aprile 2007, l'Università di Palermo gli conferisce la laurea honoris causa in Architettura. Il 13 novembre 2012, riceve dall'Università di Cagliari la laurea honoris causa in Lingue moderne.

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