lunedì 16 maggio 2016

Enriques De Benedetti Adriana



Adriana Enriques de Benedetti. [La Stampa, 1988].
2 agosto 1902 (Firenze)31 maggio 1994 (Torino)
Nata a Firenze, dove la madre,Luisa Coen, si era recata in visita da parenti nell’estate del 1902. Il padre, Federigo Enriques, il quale proveniva da una famiglia di ebrei sefarditi di Livorno, era giunto a Bologna nel 1894, come professore incaricato dell’insegnamento di geometria proiettiva e descrittiva nell’ateneo della città, poi ordinario nella medesima materia dal 1900.Entrambi, Federigo e Luisa, era intellettuali laici che avevano abbracciato la causa del cosiddetto “libero pensiero”, sebbene con differenti sfumature. Adriana, che aveva ereditato dai genitori l’amore per la logica e il ragionamento, ma anche per la poesia e le altre espressione artistiche.Adriana si era diplomata brillantemente nel 1920, iscrivendosi subito dopo all’università al corso di matematica. Fu così che, quando nell’ottobre del 1921 giunse a Bologna nientemeno che Albert Einstein, invitato da Federigo per tenere tre conferenze aperte al pubblico sulla relatività, Adriana, matricola di matematica, venne inviata dal padre ad accogliere il famoso scienziato alla stazione ferroviaria. Nel luglio del 1922, Adriana ottenne il congedo dall’ateneo bolognese per continuare gli studi in quello di Roma, ove il padre si era trasferito sulla cattedra di matematiche complementari. Nel 1930 sposò Ugo De Benedetti, ingegnere e industriale; dal matrimonio ha avuto due figli: Andrea e Federigo.Le leggi razziali con le quali il regime fascista nel 1938 privò tutti i cittadini italiani di origine ebraica dei diritti politici e civili, si abbatterono sulle famiglie Enriques e De Benedetti. Adriana perse tutti i suoi incarichi pubblici; ridotta al silenzio i suoi libri furono tolti dal commercio e dichiarati “opere non gradite in Italia”.Nel 1947 Entrata in qualità di azionista e consigliere culturale nella casa editrice Zanichelli di Bologna, ha dato alle stampe sussidiari soprattutto per le scuole elementari; ideato e diretto l’Annuario enciclopedico; promosso collane e traduzioni di opere anche letterarie, scrivendone lei stessa in collaborazione con il famoso italianista Giovanni Getto. Si è spenta ultranovantenne a Torino nel 1994.

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