giovedì 26 maggio 2016

Un mio mito John Wayne,


pseudonimo
di Marion Mitchell Morrison
(Winterset, 26 maggio 1907Westwood, 11 giugno 1979),
è stato un attore e regista statunitense.

Soprannominato Duca, cominciò la carriera con il cinema muto negli anni venti, diventando poi fra gli anni quaranta e gli anni settanta uno degli attori più famosi del mondo, celebre soprattutto per i suoi film western, ma anche per molti altri ruoli in generi differenti. Si identificò nel ruolo dell'eroe senza macchia e senza paura, rude ma generoso ed è considerato una leggenda del cinema. Wayne nacque a Winterset (Iowa). Suo padre, Clyde Leonard Morrison, era figlio del veterano della guerra civile Marion Mitchell Morrison. Sua madre, Mary Alberta Brown, proveniva da Lincoln, (Nebraska). La famiglia era di religione cristiana presbiteriana e il bisnonno di Wayne, Robert Morrison, nacque a County Antrim (Irlanda del Nord) nel 1782, ed emigrò nel 1801 negli Stati Uniti. La famiglia di John Wayne si spostò in California, prima a Palmdale, e nel 1911 a Glendale, dove il padre lavorò come farmacista; in quel periodo i vicini cominciarono a chiamare John, Big Duke, per la sua abitudine di farsi accompagnare ovunque dal suo cane  di nome Little Duke. Il soprannome Duke gli piaceva più del nome Marion e gli rimase per tutta la vita. Da adolescente, Duke lavorò in una gelateria per un uomo che produceva ferri di cavallo per Hollywood. Frequentò la Wilson Middle School a Glendale e si appassionò presto al football americano. Decise così di concentrarsi sullo studio e, grazie a una borsa di studio ottenuta per le sue doti atletiche nel football, frequentò con profitto la Southern California University, dove divenne membro delle confraternite dei Trojan Knights e del Sigma Chi. In questo periodo, mentre giocava nella squadra di football dell'università, Wayne iniziò a lavorare negli studi cinematografici, rimediando alcune parti minori grazie al leggendario Tom Mix, a cui in cambio forniva biglietti per le partite di football e a cui dava assistenza sul set in qualità di allenatore. Mentre girava i suoi primi film assieme alla sua squadra di football, Wayne fece amicizia con il regista John Ford, di cui diventerà l'interprete prediletto. Mentre lavorava alla Fox Film Corporation nei titoli di coda, venne presentato col nome di Duke Morrison. Ma il suo primo ruolo importante fu nel western Il grande sentiero (1930),  il quale dapprima gli suggerì il nome d'arte "Anthony Wayne" ma poiché il capo della Fox Studios Winfield Sheehan riteneva che il nome suonasse "troppo italiano", alla fine Walsh suggerì John Wayne. Lo stipendio del giovane attore venne incrementato a 105 dollari a settimana. L'amicizia con John Ford portò Wayne a lavorare con il regista in venti film su un periodo di trentacinque anni. Sotto la direzione di Ford, l'attore interpretò i suoi ruoli più celebri, a partire da quello di Ringo Kid in Ombre rosse (1939), il western che diede la svolta decisiva alla sua carriera, proseguendo con  Il massacro di Fort Apache (1948), I cavalieri del Nord Ovest (1949) e Rio Bravo (1950), e ancora in Un uomo tranquillo (1952), Sentieri selvaggi (1956), L'uomo che uccise Liberty Valance (1962). Il primo film a colori di Duke fu Il grande tormento (1941). L'anno successivo apparve nel kolossal in technicolor Vento selvaggio (1942).  Uno dei suoi ruoli più popolari fu quello nel film Prigionieri del cielo (1954),  in cui Duke recitò nel ruolo di un eroico copilota. Si era già calato nei panni di un aviatore nei film I falchi di Rangoon (1942), I diavoli alati (1951) e L'isola nel cielo (1953), e recitò in altri ruoli analoghi in Le ali delle aquile (1957) e Il pilota razzo e la bella siberiana (1957). L'interpretazione del personaggio di Ethan Edwards in Sentieri selvaggi (1956) viene considerata una delle migliori mai offerte da Wayne, che diede il nome di Ethan a uno dei suoi figli. Nonostante l'enorme numero di film girati, l'attore vinse il suo unico premio Oscar solo nel 1970 per Il Grinta (1969), mentre nel passato - oltre alla citata candidatura quale migliore attore per Iwo Jima, deserto di fuoco (1950) - ne aveva ricevuta una come produttore per La battaglia di Alamo (1960), ambizioso progetto di cui curò anche la regia. Passò dall'altra parte della cinepresa in un'altra sola occasione, firmando la regia de Berretti verdi (1968), film che decise di girare dopo essere stato in Vietnam nel 1966, in un giro tra le truppe americane.  La sua ultima interpretazione risale al 1976 nel film Il pistolero  in cui Wayne - all'epoca già gravemente malato - veste i panni di un anziano pistolero di grande fama, affetto da un cancro incurabile, che decide di ritornare a Carson City per regolare alcuni conti in sospeso prima di morire. John Wayne morì per un tumore allo stomaco e venne sepolto nel cimitero di Corona del Mar in California. Già nel 1964 aveva subìto con successo l'asportazione di un cancro al polmone.

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