sabato 23 luglio 2016

Storia delle Fontane 1

 
Una fontana (dal latino fontis, "sorgente") In origine le fontane avevano uno scopo puramente funzionale, essendo molto importanti e diffuse nei centri abitati prima che l'acqua corrente fosse disponibile nelle singole abitazioni, mentre ora vanno via via scomparendo, al pari dei lavatoi pubblici, posti muniti di vasche ove ci si poteva recare per fare il bucato. Oltre all'uso di accesso all'acqua, le fontane sono usate come elemento architettonico ornamentale ed artistico, anche di tipo monumentale: esempi sono le fontane ornate di statue o spettacolari e scenografiche con fantasiosi giochi d'acqua. Le fontane utilizzate come ornamento si svilupparono durante l'età ellenistica e furono tra le sue opere più rappresentative, e poi questo uso fu esteso anche nella Roma antica dove queste fontane presero il nome di ninfei. Nel Medioevo le fontane venivano usate sempre meno, con l'avvento del Barocco e del Rinascimento, le fontane riacquisirono il valore architettonico e decorativo che avevano nel periodo classico. Le antiche civiltà costruirono vasche di pietra per catturare e trattenere l'acqua potabile. Un bacino di pietra scolpita, databile intorno al 2000 a.C. e scoperto tra le rovine dell'antica città sumera di Lagash (nell'attuale Iraq) è considerata una delle più antiche fontane al mondo. Gli antichi Assiri costruirono nella gola del fiume Comel una serie di bacini scolpiti nella roccia e collegati da piccoli canali, scendendo a ruscello fino ad un bacino più basso decorato con rilievi scolpiti su due leoni. Gli antichi greci furono apparentemente i primi ad utilizzare acquedotti che alimentavano fontane a gravità per distribuire l'acqua. Secondo antichi storici, esistevano fontane ad Atene, Corinto e altre antiche città greche già nel VI secolo a.C. come punti di terminazione di acquedotti che portavano l'acqua dalle sorgenti e dei fiumi nelle città. Sempre nel VI secolo a.C., il sovrano ateniese Pisistrato costruì la fontana principale di Atene, le Enneacrounos, nella piazza principale dell'Agorà: come dice il nome stesso, la fontana aveva nove grandi cannoni, o beccucci, che fornivano acqua potabile ai residenti locali. Le fontane greche erano di pietra o marmo, con l'acqua che scorreva attraverso tubi di bronzo ed emergenti dalla bocca di una maschera scolpita che rappresentava il muso di un leone o altro animale. La maggior parte delle fontane greche funzionavano per semplice gravità, anche se i greci avevano già scoperto l'uso del sifone per far erogare l'acqua.
Nella foto -Athenes--fontaine-sur-l-agora-romaine

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