martedì 27 ottobre 2015

Luigi Capuana

Luigi Capuana 
 Luigi Capuana,  letterato, giornalista, drammaturgo,
critico e teorico del verismo italiano.
Mineo 1839 / Catania 1915
Nasce a Mineo  in provincia  di Catania,  nel 1839 da una famiglia di proprietari terrieri.  Nei  primi  anni  della  sua  vita frequentò  una  scuola  privata  non  troppo severa, allo studio preferiva il gioco e le zuffe con i compagni.  Da piccolo Luigi Capuana aveva una voce così  limpida e viva, che gli fruttò il ruolo di recitatore di
poesie dialettali.  Adolescente,   sviluppò  una  viva curiosità per molti campi del sapere,scrisse le sue prime poesie e pubblicò un giornaletto tra il serio e l’umoristico.   A   diciotto anni  Capuana  entrò,  per volere della famiglia,nella facoltà di Giurisprudenza del  Siculorum  Gymnasium  di  Catania. Durante gli anni dell’Università, però, più che agli studi giuridici,si dedicò allo studio degli  scrittori  classici e in particolare di Dante, Virgilio e Ariosto.Alla fine del 1859,Luigi  Capuana  riuscì a  convincere  la  famiglia cheera inutile fargli studiare legge.Nel 1861 trasferitosi a Firenze, frequentò i salotti letterari diventando critico teatrale per il giornale «La Nazione»e approfondendo  la sua  cultura  letteraria leggendo appassionatamente Balzac e Flaubert.  A seguito della morte del  padre  e   del   peggioramento   delle  condizionieconomiche della  famiglia,  Luigi Capuano  si trovò
nella  necessità  di  avere un lavoro redditizio e, tornato a Mineo, dal  1870  cominciò  a lavorare come ispettore scolastico. Rimase a Mineo  fino  al  1877ed in quegli anni, lavorò come editore, si occupò di fotografia, di incisione,  di disegno, di  ceramica, di
amministrazione comunale e intrecciò una relazine  amorosa  con una ragazza analfabeta.  Da questa relazione nacquero  parecchi  figli, che finirono però  tutti  all’ospizio  dei  trovatelli  di  Caltagirone. Non  era  infatti  pensabile  a quell’epoca che un rispettabile   borghese   riconoscesse  come  suoi i figli  nati  dalla  relazione  con  una donna di bassaestrazione sociale.    Nel 1877 Capuana pubblicò il suo primo volume di novelle "Profili di Donna" e si trasferì a Milano, con l’incarico di critico letterario e  teatrale  al "Corriere della Sera" dando  il  via alperiodo più produttivo della sua attività di scrittore. Nel 1879 pubblicò il suo primo romanzo "Giacinta",
che divise  opinione  pubblica  e  critici.    Da allora Capuana, incoraggiato dal Verga, continuò instancabilmente a scrivere, totalmente inserito  nel verismo italiano. Negli anni seguenti  Luigi Capuana visse bevemente a  Roma  per  dirigere il giornale
letterario «Fanfulla della domenica»,  per  tornare a Mineo  dove  fece  il  sindaco  dal  1883  al 1888.Tornato ancora a Roma ne 1888   conobbe  Emile Zola e Luigi Pirandello allora giovani  scrittori che in seguito lo  ricordarono come maestro, scrisse e pubblicò sei raccolte di novelle, tre romanzi, un lungo  racconto  per  ragazzi,   Scurpiddu,  oltre a raccolte  di  saggi,   fiabe  e scritti  di  attualità. Lo
scrivere per Luigi Capuano,oltre che a rispondere ad  un'esigenza  artistica  aveva  la  funzione di affrontare le difficoltà finanziarie  che lo perseguitavano.
Nel 1901 fu pubblicato il romanzo "Il Marchese di Roccaverdina", che  ottenne  un grosso sucesso di critica.Intanto aveva conosciuto Adelaide Bernardini,  una  giovane donna che aveva tentato di uccidersi.Dopo una convivenza durata molti anni,  Capuana  la  sposò, nel  1908, a  Catania, dove era andato ad insegnare lessicografia e stilistica
all’università e dove continuò ad insegnare fino al 1914,anno in cui fu messo a riposo.
Capuana morì a Catania nel 1915

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